Guarire le malattie con la Disintossicazione intestinale

In questo articolo voglio parlarti di tutte le malattie che sono causate da un intestino carico di scorie e di un grande antidoto, la disintossicazione intestinale, che permette in breve tempo di ottenere risultati straordinari.

Il concetto è semplice: i nostri organi e le nostre cellule, una volta liberate dai sovraccarichi di scorie accumulati nell’intestino, riescono a lavorare meglio e tutto l’organismo vira automaticamente verso la salute.

Non ha senso assumere rimedi naturali o integratori se l’intestino è pieno di detriti: è una lotta lunga, costosa e faticosa, perché il disturbo passa lentamente o non passa affatto.

Puoi scegliere se leggere questo articolo tutto di seguito oppure andare direttamente alle malattie che ti interessano cliccando sul menù che trovi tra poco.

Io ti consiglio la prima soluzione, perché comprenderai meglio la causa di certe malattie leggendo informazioni che riguardano altre, per esempio il sistema immunitario indebolito. Inoltre sarà interessante conoscere il motivo dei disturbi che fanno soffrire i tuoi familiari o le persone a te care: potrai aiutarli tu stesso.

Simona Oberhammer - La naturopata più famosa d'Italia
Scritto da Simona Oberhammer, naturopata e autrice di best seller Mondadori sulla salute naturale

Cominciamo da una panoramica veloce su tutte le malattie per poi andarle a conoscere più approfonditamente. Quindi conosceremo le malattie più direttamente coinvolte, quelle intestinali, per poi passare a quelle extraintestinali, cioè quelle che colpiscono altri distretti corporei (per esempio influenza, gastrite, problemi urinari come cistite, problemi della pelle, prostatite, ipertensione e così via).

Prima però voglio darti alcune brevi informazioni di base su 2 termini che leggerai frequentemente in questo articolo, che sono causa importante di malattia.

La tossiemia intestinale

Il termine tossine in naturopatia indica sostanze che si accumulano nel nostro corpo e lo affaticano, peggiorando la salute.

Quando queste scorie si accumulano nell’intestino diventano particolarmente pericolose per tutto il corpo.

Se vuoi conoscere maggiori informazioni sulla tossiemia intestinale leggi questo articolo.

Il microbiota malsano

Detto impropriamente flora batterica, il microbiota è composto dai microrganismi, sia benefici sia patogeni. Se quelli nocivi prevalgono su quelli benefici sono fonte di malattia (disbiosi). Se quelli benefici invece prevalgono (eubiosi) sono fonte di salute: la disintossicazione intestinale garantisce questo.

L’apparato gastrointestinale è il luogo più popolato in assoluto: qui risiede ben l’80% del microbiota.

Panoramica delle malattie che beneficiano della disintossicazione intestinale

  • Contrastare i disturbi intestinali quali stitichezza, meteorismo, colite, colon irritabile, emorroidi, diarrea, disbiosi, candidosi intestinale.
  • Contrastare i disturbi digestivi quali gastrite, reflusso gastroesofageo, dispepsia (digestione difficile).
  • Rendere il sistema immunitario più forte e reattivo.
  • Contrastare i disturbi quali intolleranze alimentari, assimilazione carente, fame eccessiva.
  • Contrastare i disturbi dell’apparato respiratorio quali mal di gola, sinusite, raffreddore, bronchite, tosse, asma.
  • Aiutarti a prevenire l’influenza o a guarirne prima.
  • Contrastare i disturbi femminili quali candidosi vaginale, perdite e infiammazioni vaginali, dolori premestruali e mestruali, disturbi della menopausa.
  • Contrastare i disturbi maschili quali prostatite e ipertrofia prostatica.
  • Contrastare i disturbi dei reni e delle vie urinarie quali infezioni urinarie, cistite, urine maleodoranti.
  • Contrastare i disturbi della pelle quali eczema, dermatite, psoriasi, pelle impura, acne.
  • Contrastare i disturbi di ossa, articolazioni e muscoli quali artrite, artrosi, reumatismi, dolori articolari, fibromialgia, sciatica, gotta, osteoporosi.
  • Contribuire al raggiungimento del peso forma (in individui sia sovrappeso sia sottopeso) e combattere la cellulite.
  • Supportare la funzionalità del fegato, della cistifellea e delle vie biliari.
  • Contrastare i disturbi di cuore, sangue e circolazione quali ipertensione, ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, ritenzione idrica, gambe gonfie, insufficienza venosa, varici, capillari fragili.
  • Contrastare i disturbi del sistema nervoso quali irritabilità, nervosismo, stress, insonnia.
  • Contrastare la stanchezza regalando nuova energia e vitalità.
  • Contrastare i cattivi odori corporei e l’alitosi.
  • Contrastare l’infiammazione, di qualsiasi tipo.
  • Contrastare il linfatismo e la febbre.
  • Contrastare mal di testa, cefalea, emicrania.
  • Contrastare dolori di vario genere e gli spasmi muscolari, agendo come antidolorifico.
  • Rendere l’organismo più giovane, contrastando l’invecchiamento del corpo e migliorando la pelle stanca e segnata.
  • Proteggere dall’inquinamento il tuo organismo, favorendo lo smaltimento di sostanze tossiche presenti nell’ambiente e negli alimenti, nei farmaci e anche nei chemioterapici.
  • Contribuire a prevenire i tumori.
  • Proteggere dalle malattie in generale.
  • Depurare con la migliore tecnica possibile non solo l’intestino, ma l’intero organismo.

Tutte le malattie cominciano nell’intestino, soprattutto nel colon. Come depurarti per guarire?

Disturbi intestinali

Stitichezza: quella evidente e quella che non sai di avere

Sensazione di compressione all’addome e di pancia piena, sforzo nell’evacuare, pesantezza che si espande anche alla testa, delusione perché l’intestino sembra immobile: la stitichezza rende pesanti le giornate e toglie vitalità ed energia. È un disturbo a cui la medicina ufficiale dà poca importanza, persino se l’evacuazione avviene raramente.

Secondo la naturopatia, invece, è fondamentale garantirsi almeno una evacuazione giornaliera. Ma non solo: deve essere facile e abbondante. Ecco perché il termine «stitichezza» viene utilizzato pure in caso di evacuazione giornaliera poco abbondante, cioè accompagnata dalla classica sensazione di non essersi liberati completamente.

Del resto è intuitivo comprendere che se mangiamo e a seguire non avvengono regolari eliminazioni delle scorie, qualcosa nell’organismo si inceppa.

Nei colloqui privati che svolgo con i partecipanti dei miei corsi in aula, come combattere la stitichezza è un argomento molto ricorrente. Leggo storie simili anche da parte di chi è iscritto al mio corso per risolvere la stitichezza, presente nell’area riservata online di Biotipi Club.

Ricevo messaggi sia da ragazzi apparentemente in piena forma sia da persone più in là con l’età: sono costretti a utilizzare lassativi per poter evacuare almeno qualche volta a settimana.

Persone all’apparenza tanto diverse ma tutte accomunate dagli stessi disturbi, con un forte senso di oppressione sia fisica sia mentale, che non permette di vivere in modo sereno.

Trascorso qualche tempo, però, ho il piacere di ascoltare i racconti entusiasti dei risultati di chi ha seguito il mio corso, e questo mi rende orgogliosa.

In caso di stitichezza il primo e fondamentale passo da fare è quello della disintossicazione intestinale.

Una delle cause importanti della stipsi è rappresentata infatti dall’eccesso di scorie presenti nel colon, che ne indeboliscono la muscolatura e ne riducono la capacità di contrazione, cioè la peristalsi.

Spesso i veleni prodotti dalle materie in putrefazione e fermentazione che stagnano nell’intestino operano come agenti paralizzanti delle fibre muscolari e inibiscono il lavoro delle ghiandole della mucosa intestinale.

Come in un circolo vizioso, si accumulano scorie che causano stitichezza, e a loro volta le scorie peggiorano la situazione.

Inoltre, se il microbiota è disbiotico, cioè dominato dai microrganismi nocivi, la stitichezza peggiora ulteriormente, perché in assenza dei microrganismi eubiotici, quelli buoni, le feci si formano male e la funzionalità intestinale ne risente.

La disintossicazione intestinale, eliminando i detriti accumulati, aiuta l’intestino oppresso e soffocato a ritornare forte e a riprendere la sua naturale funzionalità.

Inoltre migliora il microbiota sano, i microrganismi buoni che svolgono un’azione fondamentale nella regolazione della peristalsi intestinale, garantendo una migliore evacuazione.

Per questo motivo la disintossicazione intestinale è sicuramente il primo passo da fare.

Generalmente i rimedi contro la stitichezza maggiormente utilizzati sono i lassativi, annoverati tra i farmaci e i rimedi naturali più venduti in assoluto.

Chi affronta la stipsi in questo modo non solo non la risolve, ma si trova costretto ad assumere in maniera continuativa prodotti che causano notevoli danni all’intestino e spesso anche a dover aumentare nel tempo le dosi, peggiorando la situazione.

Disturbi intestinali

Meteorismo e gonfiore addominale

Pancia gonfia e dolente, sgradevole sensazione di pressione, ventre prominente come se fossi incinta di qualche mese o come dopo aver mangiato un pranzo decisamente troppo abbondante, paura di inavvertite fuoriuscite di gas, dolori addominali con la percezione di bolle d’aria che non si riescono a eliminare, flatulenza a volte rumorosa o maleodorante.

Il meteorismo è un disturbo che viene vissuto come fastidioso, talvolta doloroso e anche sempre, direi, imbarazzante.

Caratterizzato dall’accumulo di gas intestinale, come la stitichezza anch’esso è poco considerato dalla medicina ufficiale: un disturbo di serie B che però, se trascurato, diventa l’anticamera di problemi intestinali più gravi.

La costante azione irritante dei gas intestinali – carichi di microtossine pericolose – nel tempo può far ammalare il colon: lo infiamma e lo costringe a far passare nell’organismo stesso parte dei gas intrappolati, influendo negativamente sulla salute.

La situazione si aggrava quando i gas sono maleodoranti perché contengono sostanze nocive. Quando l’intestino è carico di scorie e il microbiota dominato dai microrganismi disbiotici, quelli nemici, vengono prodotti in eccesso gas come l’anidride carbonica o i derivati dello zolfo.

Chi è affetto da questo disturbo, nel tentativo di combattere il meteorismo intestinale, spesso si sottopone a diete e restrizioni alimentari, ma in questi casi il primo e fondamentale passo da fare è quello della disintossicazione intestinale.

Tra le cause del meteorismo c’è infatti la fermentazione e il ristagno delle feci in transito, e la depurazione dell’intestino interviene liberando il colon da queste sostanze e ossigenandolo.

Inoltre rende il microbiota sano: i microrganismi buoni agiscono in modo benefico sulla composizione e il volume dei gas intestinali, favorendo anche la distensione dell’intestino e stimolando una sana evacuazione.

E adesso voglio parlarti di un prodotto che viene usato molto spesso contro il meteorismo. Comincio condividendo un commento che ho letto recentemente.

Diceva: «Mi chiamo Anna e mi sono iscritta al tuo corso per risolvere il meteorismo, presente nell’area riservata online di Biotipi Club. Ne soffro da anni e vivo costantemente nell’ansia che questi gas fuoriescano nei momenti meno opportuni. A proposito di rimedi naturali ho provato con il carbone vegetale che mi ha consigliato un’amica, ma sai cos’è successo? Sono diventata stitica. Avevo un problema e poi ne ho avuti due! Ora, per fortuna, seguendo le indicazioni del tuo corso i disturbi sono scomparsi e sto bene. Però mi chiedo: perché certi prodotti dannosi sono in commercio? E vengono addirittura spacciati per naturali!».

Colite, colon irritabile e infiammazioni intestinali

Dolori addominali, crampi, diarrea oppure stitichezza alternata a diarrea sono disturbi che possono arrivare a creare problemi anche nella vita sociale: non sai cosa mangiare per essere certo di stare bene, devi correre a casa per un forte mal di pancia, non trovi un bagno quando senti in arrivo un attacco di dissenteria, avverti dolori e bruciori indefinibili.

Pensando a questi disturbi mi torna in mente il colloquio avuto prima di un corso in aula con una ragazza poco più che maggiorenne.

Si era iscritta perché l’intestino irritabile non le dava tregua e stava seriamente complicando i suoi rapporti con gli amici: preferiva rinunciare alle cene fuori perché non sapeva più cosa mangiare e si chiedeva cosa avrebbe fatto se i crampi intestinali l’avessero sorpresa nel mezzo di una festa.

Le storie che ascolto a proposito di questo disturbo sono tantissime, soprattutto nel mio corso per risolvere la colite, presente nell’area riservata online di Biotipi Club.

All’inizio mi dicono che convivere con l’intestino irritabile rovina ogni programma e causa fastidi e dolori continui. Poi, man mano che seguono il mio corso, ho la soddisfazione di sentirli raccontare che finalmente stanno meglio.

In caso di colite, colon irritabile e infiammazioni intestinali, il primo e fondamentale passo da fare è quello della disintossicazione intestinale: offre un grande beneficio eliminando in particolare le microscorie, che agiscono irritando e infiammando le delicate mucose intestinali.

Quando le tossine vengono allontanate, l’intestino irritato si calma e migliora notevolmente le sue condizioni.

Malattie infiammatorie croniche intestinali o MICI

Quando l’infiammazione intestinale viene trascurata contribuisce a causare alcune delle più gravi malattie croniche intestinali (MICI), come la malattia di Crohn (MC) e la colite o rettocolite ulcerosa, spesso emorragica.

Il decorso di entrambe è tipicamente cronico e ricorrente, ossia caratterizzato dall’alternarsi di fasi di benessere e periodi di riacutizzazione.

Emorroidi

Difficoltà a sedersi, dolori e fitte alla regione anale, sanguinamento, prurito fastidioso e imbarazzante sono tra le spiacevoli sensazioni che vivono le persone che soffrono di problemi emorroidari.

Le emorroidi sono una rete intrecciata di vene localizzate nella regione ano-rettale; possono essere interne ed esterne, e quando si congestionano o si infiammano causano disturbi dolorosi che conducono spesso all’intervento chirurgico.

Tra le cause importanti c’è un intestino carico di scorie; se la funzionalità intestinale è scarsa, nel tentativo di evacuare spesso ci si sforza e la situazione peggiora: le emorroidi si gonfiano o peggio, se sono interne, fuoriescono. Se le feci sono dure «graffiano» la zona malata e se sono diarroiche la irritano, a causa della mole di microtossine che contengono.

Nell’area riservata online di Biotipi Club mi arrivano spesso messaggi degli iscritti al mio corso per risolvere le emorroidi. Mi dicono che hanno già provato tantissimi rimedi, anche naturali, che i primi giorni la situazione migliora, portando l’entusiasmo alle stelle, ma poi l’infiammazione emorroidaria inevitabilmente si ripresenta più ostinata che mai, trascinandoli di nuovo al punto di partenza.

Sono stanchi di provare e riprovare senza mai arrivare a una soluzione definitiva, e li capisco. Ho però il piacere di sentirli molto più sollevati dopo aver seguito il mio corso, perché hanno percepito reali benefici che prima gli erano preclusi.

In caso di emorroidi il primo passo da fare è una disintossicazione intestinale che libera dalle scorie e agisce decongestionando e sfiammando la zona dolente. Ciò evita che le emorroidi provochino sintomi dolorosi o sanguinamento.

Diarrea

Necessità di correre in bagno all’improvviso, con la conseguente sensazione di angoscia se non c’è una toilette nei dintorni per timore di una terribile figuraccia, dolori e fitte addominali, debilitazione e stanchezza se le scariche durano a lungo: la diarrea è un disturbo che può avere numerose cause da indagare con cura insieme al proprio medico di fiducia.

Di sicuro, la disintossicazione intestinale offre sempre un valido aiuto per migliorare la situazione. Spesso infatti il motivo scatenante della diarrea è un disperato tentativo dell’organismo di eliminare pericolose microtossine.

Le feci diventano liquide, e scarica dopo scarica è come se l’organismo volesse «lavare» il colon e allontanare sostanze pericolose per la salute, per esempio i batteri e virus nocivi del microbiota.

Inoltre i germi, sebbene possano morire rapidamente (per esempio con una cura antibiotica), lasciano dietro di sé veleni che continuano a irritare le mucose dell’intestino.

Con la disintossicazione intestinale vengono eliminate le scorie irritanti, il microbiota torna a essere sano e i microrganismi benefici, eubiotici, che si formano spontaneamente quando il colon è pulito, aiutano a contrastare questo disturbo.

Disbiosi

La disbiosi è una condizione di alterazione del microbiota intestinale per via di una proliferazione eccessiva dei microrganismi nocivi.

Per curarla c’è un solo modo, far vincere i microrganismi benefici sui nemici, e il primo fondamentale passo è quello della disintossicazione intestinale.

Candidosi intestinale

L’alterazione del microbiota intestinale favorisce la proliferazione della Candida albicans nell’intestino.

Numerosi studi dimostrano come negli ultimi anni l’infestazione da lieviti a livello intestinale sia aumentata; in realtà, nel 97% delle persone la Candida albicans è presente nel tratto intestinale in forma di spora.

Poi disbiosi, farmaci, errori alimentari e immunodepressione provocano la trasformazione del lievito dalla forma di spora a quella vegetativa; di conseguenza si formano metaboliti tossici che colonizzano prima la mucosa intestinale e in seguito quella degli organi vicini, come la vescica, l’uretra o la vagina.

Una volta arrivata alla vescica e ai genitali, la Candida albicans, spesso accompagnata dall’Escherichia coli, li colonizza causando cistiti e vaginiti ricorrenti.

Nella donna, nei momenti in cui l’organismo è più debole, per esempio nel periodo premestruale, la proliferazione aumenta. Anche nell’uomo questa condizione può influire sui disturbi della prostata.

Influenza intestinale (gastroenterite)

Nausea, vomito e diarrea sono i sintomi che accomunano l’influenza intestinale e spesso compaiono proprio in quest’ordine. Si possono aggiungere malessere generale, brividi, perdita di appetito e febbre.

L’influenza intestinale, più precisamente definita gastroenterite, può durare da alcuni giorni ad alcune settimane, in base all’agente virale implicato: tra i più frequenti ci sono il norovirus o il rotavirus. Circa il 70% delle influenze intestinali è di origine virale, mentre il rimanente 30% ha origini batteriche.

Chi è colpito spesso dalla gastroenterite trae enormi giovamenti dalla disintossicazione intestinale perché vengono eliminate le macro e le microtossine, che rappresentano un ottimo terreno per far attecchire batteri patogeni e virus.

Anche il microbiota migliora con la pulizia dell’intestino accrescendo i microrganismi benefici, i più abili agenti difensori da virus e batteri patogeni; nel caso il disturbo si presentasse, un microbiota sano, cioè in condizione di eubiosi, aiuta a combattere più velocemente l’influenza intestinale.

Intestino gocciolante (o intestino permeabile, o leaky gut)

La sindrome dell’intestino gocciolante o permeabile (in inglese leaky gut syndrome, cioè «sindrome da alterata permeabilità intestinale») è un disturbo di cui sempre più persone soffrono senza saperlo.

Quando alle mie conferenze chiedo: «Chi conosce la sindrome dell’intestino gocciolante?» si alzano poche mani, ma è bene approfondire l’argomento perché la permeabilità intestinale causa sempre più danni non solo all’intestino ma all’intero organismo.

Questo termine viene utilizzato quando il rivestimento intestinale è diventato più poroso. Usando una similitudine, si può dire che la mucosa intestinale sana è come un colino a maglie strette, mentre se «gocciola» è come uno scolapasta, con dei grandi fori.

Se il colino a maglie strette riesce a far passare soltanto i nutrienti, lo scolapasta lascia transitare pure sostanze quali residui di cibo non digeriti, microbi, funghi, batteri e virus; anziché essere eliminate, entrano nel flusso sanguigno e provocano una serie infinita di danni, tra i quali infiammazione e reazioni immunitarie talvolta esagerate, fino a causare malattie autoimmuni.

Se la mucosa intestinale non funziona in modo corretto viene consentito il passaggio ai cosiddetti antigeni, cioè alle sostanze che introdotte nell’organismo stimolano la produzione di anticorpi, che in condizioni normali troverebbero la porta chiusa.

L’entrata nel circolo sanguigno e linfatico di queste sostanze attiva immediatamente il sistema immunitario, innescando una serie di reazioni a catena. Se questa condizione dura a lungo nel tempo, il sistema immunitario si trova a dover fare gli straordinari, combattendo sostanze che normalmente non attraversano la mucosa intestinale.

Lo stato infiammatorio cronico, per esempio, si diffonde anche a organi lontani dall’intestino, creando in tutto il corpo problematiche solo in apparenza non correlate con quella di partenza.

L’intestino gocciolante scatena infatti svariati disturbi: malattie intestinali infiammatorie come morbo di Crohn, rettocolite ulcerosa, poliposi, diverticolosi e patologie tumorali; ma anche malattie infiammatorie articolari, allergie, intolleranze alimentari e malassorbimento, solo per citarne alcune.

Tra le cause principali della breccia nella barriera intestinale – che lascia terreno libero alle orde di sostanze che entrano in circolo nell’organismo anche se non dovrebbero – c’è la tossiemia intestinale: maggiore è il quantitativo di scorie che la barriera intestinale deve sopportare, maggiore è la probabilità che si producano dei cedimenti.

Un’altra causa è rappresentata dalla disbiosi: la rottura dell’equilibrio del microbiota intestinale, e quindi la vincita dei microrganismi nocivi, può indurre porosità intestinale.

Diverticoli del colon, colon spastico, colon dilatato, megacolon, dolicocolon, prolasso intestinale, addome prominente

L’immagine che vedi qui sotto è quella di un colon in salute. Purtroppo spesso la forma è diversa. Il colon, specialmente quando è sovraccarico di scorie e non funziona come dovrebbe, è soggetto a numerose deformazioni.

Ti elenco ora le principali alterazioni associate a una breve spiegazione, ma se mi raggiungi accedendo ai questi video regalo, ti posso mostrare anche le immagini e vedremo insieme se pure tu potresti esserne coinvolto.

Diverticoli del colon

Sono molto più frequenti di quello che si pensa, soprattutto dopo i cinquant’anni; se dai un’occhiata ai miei canali social o leggi il mio blog, puoi verificare quante persone parlano di diverticolosi.

I diverticoli del colon, una sorta di piccole sacche che si formano lungo le pareti intestinali, sono ricettacoli di scorie che vi rimangono intrappolate e possono infiammarli causando la cosiddetta diverticolite.

Quando si effettua la disintossicazione intestinale le scorie sedimentate all’interno dei diverticoli non fuoriescono subito, prima vengono eliminate quelle nel lume intestinale; solo in seguito vengono ammorbidite e portate fuori le scorie sedimentate in queste piccole sacche.

Nel momento in cui succede, le evacuazioni possono assumere odori nauseabondi, perché si tratta spesso di scorie di vecchia data.

Le persone si preoccupano e si chiedono: «Cosa mi sta succedendo?», ma dopo questa eliminazione stanno molto meglio, perché finalmente si sono liberate di sostanze a lungo presenti all’interno di queste piccole sacche, riducendo anche il pericolo di infiammazioni con conseguente diverticolite.

Colon spastico

Il colon può essere soggetto a spasmi e possono formarsi delle strozzature che rendono difficile il passaggio del materiale fecale.

Colon dilatato

Quando si soffre di forte meteorismo, il colon non mantiene la sua forma ma tende a dilatarsi in alcuni punti. È lì che spesso sentiamo più male quando tocchiamo la pancia ed è lì che possono accumularsi più scorie e bolle di gas.

Megacolon

Questo termine identifica un’eccessiva dilatazione del colon, sia interamente sia di una parte. Le cause possono essere congenite, quindi presenti sin dalla nascita, o acquisite; il megacolon è infatti secondario ad altre patologie quali la stitichezza ostinata, ostruzioni o sub-ostruzioni intestinali, colite ulcerosa o infettiva.

Dolicocolon

In questo caso il colon è più lungo del normale. Il dolicocolon può essere congenito, cioè presente fin dalla nascita, oppure acquisito, cioè comparire per via di un determinato evento o di uno stile di vita sbagliato.

Prolasso intestinale

Il prolasso più evidente è quello rettale, cioè una fuoriuscita di una parte del retto attraverso l’ano: la mucosa rettale fuoriuscita si infiamma e risulta tumefatta. Oppure c’è il prolasso anale. C’è anche il prolasso del colon trasverso, il quale, anziché avere la forma dell’immagine anatomica che abbiamo visto, scende e causa compressione a organi quali vescica e utero.

Addome prominente

La corretta posizione del colon è il più possibile vicino alla colonna vertebrale, ma quando è sovraccarico di scorie e di gas tende a pesare sul lato opposto, causando un addome prominente.

Certo, in concomitanza ci può essere anche una lassità dei muscoli addominali, ma se il colon è poco sano tende a evidenziare una pancia sporgente, come se si fosse incinta di qualche mese o si avesse appena consumato un pranzo decisamente troppo abbondante.

I disturbi che ti ho appena descritto sono molto più frequenti di quello che si pensa, perché individuabili per la maggior parte solo con esami specifici.

Tutti questi disturbi beneficiano particolarmente della disintossicazione intestinale. Ti ricordo ancora che se accedi a questi video regalo te li illustro insieme a immagini a colori.

Disturbi digestivi

Le funzioni digestive sono spesso compromesse dai residui presenti nell’apparato gastrointestinale, sia nello stomaco sia nell’intestino tenue.

Tutte le malattie cominciano nell’intestino, soprattutto nel colon. Come depurarti per guarire?

Quando lo stomaco è carico di scorie

Capita che lo stomaco non si svuoti completamente e che alcuni «detriti» rimangano imprigionati al suo interno.

I motivi sono tanti: perché si mangia di continuo, più volte durante la giornata, senza dare mai allo stomaco una pausa per ripulirsi ed eliminare completamente il cibo presente al suo interno.

Oppure perché lo stomaco è dilatato e non tutto il contenuto scende nell’intestino tenue come dovrebbe, ma una piccola parte permane a livello gastrico e lì subisce un processo di fermentazione.

Il mio metodo di disintossicazione intestinale (con il protocollo da me ideato) aiuta a ripulire anche lo stomaco e lenire le sue mucose infiammate.

Ma c’è di più! Praticare la disintossicazione intestinale periodicamente riduce la voglia di cibo pesante o elaborato, quel desiderio incontrollabile di «qualcosa in più», che spesso ci porta verso i dolci. Quando l’apparato gastrointestinale è ripulito si cercano spontaneamente cibi più sani e di conseguenza è più facile migliorare la propria alimentazione.

Gastrite

Bruciori di stomaco, dolore all’addome e acidità sono sintomi che spesso contraddistinguono la gastrite, un disturbo in costante aumento nella popolazione.

Stavo scorrendo i commenti sul mio canale YouTube quando ho notato queste prime parole di anteprima di un messaggio: «Sono arrivata al limite della sopportazione». Volevo solo dare un’occhiata veloce alla pagina perché ero di fretta, avrei rimandato la lettura alla sera stessa, ma questa frase mi ha colpito e ho deciso di prendermi un attimo per leggere il resto di quella richiesta d’aiuto.

Continuava così: «Avverto un bruciore continuo, certe volte sento come dei pugni che mi colpiscono nel centro dello stomaco. Quando sono al lavoro e mi viene un po’ di ansia, è come se il mio stomaco venisse tagliato a metà. Sto davvero male, i farmaci assunti finora mi hanno aiutato poco».

La disintossicazione intestinale è un ottimo punto di partenza per combattere la gastrite, per due semplici motivi.

  • Il primo è che se fatta con il protocollo giusto, quello che insegno nel mio metodo, l’intero apparato gastrointestinale – quindi anche lo stomaco – beneficia della sua azione lenitiva e sfiammante.
  • Il secondo motivo è che un colon intasato influisce con le sue scorie in fermentazione e putrefazione anche sugli organi più a monte, per esempio lo stomaco.

C’è però un altro aspetto interessante ipotizzato da recenti ricerche che stanno facendo luce sulla correlazione tra Helicobacter pylori e microbiota intestinale. L’Helicobacter pylori colpisce circa il 50% della popolazione mondiale, comportando nel 10% dei casi lo sviluppo di ulcere gastriche o duodenali e nell’1-3% la comparsa di tumori gastrici.

Devi sapere che solo alcuni degli individui che sono portatori o infetti da Helicobacter pylori sviluppano complicazioni, ma sono molteplici i fattori che lo rendono pericoloso; dagli studi è emerso che se il microbiota intestinale è predominato dai microrganismi nocivi, questo è tra i principali aspetti che influiscono sull’aggressività del batterio.

Un intestino pulito, con un microbiota in equilibrio, agisce quindi positivamente anche in questa situazione.

Reflusso gastroesofageo

Rigurgiti acidi che arrivano improvvisi, bruciore e abbassamento della voce contraddistinguono questo disturbo in cui i succhi gastrici, anziché rimanere nello stomaco, risalgono lungo l’esofago.

Come nel caso della gastrite (vedi sopra), la depurazione intestinale aiuta a combattere questo fastidioso problema.

Dispepsia: digestione difficile

La disintossicazione intestinale favorisce il miglioramento delle funzioni digestive in generale.

«Mio marito digerisce anche i sassi, io fatico con le briciole.» Iniziava così un messaggio scritto sotto a un mio post su Facebook. «E quando qualche sera mi concedo di uscire a cena, poi tutta la notte sto male e mi sveglio la mattina sentendo ancora il peso del cibo sullo stomaco.»

L’eliminazione delle scorie presenti nel tubo digerente migliora la digestione e favorisce l’assorbimento ottimale delle sostanze nutritive. Viene ridotta anche la sonnolenza postprandiale e il senso immotivato di pesantezza che ti fa sentire assopito e stanco dopo i pasti, pur avendo mangiato poco.

Inoltre il microbiota, quando ritorna in salute grazie alla pulizia dell’intestino, aiuta il nostro organismo nell’essenziale funzione della digestione, trasformando moltissime sostanze, per esempio i carboidrati complessi e le proteine, in composti più semplici.

Aiuta anche i succhi gastrici e le sostanze contenute nella bile nel loro processo di digestione degli alimenti. Alcuni lattobacilli completano poi la biodegradazione di quella parte di sostanze zuccherine che sono sfuggite alla digestione enzimatica precedente.

Alitosi

La mia lunga esperienza come naturopata mi ha messo in contatto con tantissime persone, sia in aula sia online, che soffrivano di questo disturbo imbarazzante che porta a stare a una distanza forzata dalle persone, a coprirsi la bocca con la mano, a mangiare di continuo mentine per tentare di non far percepire il cattivo odore.

L’alitosi in alcuni casi dipende da problemi alle gengive o ai denti, ma più spesso è causata da un eccesso di scorie e di tossine nell’apparato gastrointestinale.

Quando nel colon c’è fermentazione e putrefazione tale processo può determinare la formazione di gas tossici che vengono prima assorbiti e poi eliminati dai polmoni, generando l’imbarazzante problema dell’alito pesante.

La disintossicazione intestinale riduce in modo del tutto naturale questo fastidioso problema aiutandoti a ritrovare un alito fresco e pulito.

Migliora inoltre la sgradevole sensazione di amaro in bocca e di sapore metallico che emerge talvolta per via dell’eccesso di tossine nel corpo.

Intolleranze alimentari e carenze nutrizionali

Questi disturbi sono particolarmente collegati alla presenza di microscorie nell’intestino tenue, più precisamente tra i villi intestinali.

Villi intestinali: un nascondiglio per molte scorie

Dalle sembianze di microscopiche «dita» vellutate, i milioni di villi che costituiscono l’interno dell’intestino tenue, formano un’enorme superficie piena di insenature dove possono annidarsi numerosi «detriti».

Con la disintossicazione intestinale secondo il mio metodo viene ripulita e rigenerata anche questa vastissima superficie.

I rimedi naturali, infatti, per arrivare al colon devono inevitabilmente passare prima dall’intestino tenue, consentendogli quindi di beneficiare dell’azione di pulizia; migliora così l’assimilazione dei nutrienti.

Intolleranze alimentari

Durante i numerosi anni di esperienza come naturopata ho ascoltato le storie di centinaia di persone che si sono rivolte a me perché la loro dieta, ma non la loro pancia, era ormai piatta.

La pizza il sabato sera con gli amici era un lontano ricordo e sfogliando il menu pensavano avviliti: «Questo cibo non lo posso mangiare, questo nemmeno, questo sicuramente domani mi darà fastidio, quest’altro forse sì, ma ho paura delle conseguenze».

Chi soffre di intolleranze alimentari nota che quando consuma certi alimenti la situazione peggiora, mentre il più delle volte non si accorge che le intolleranze alimentari peggiorano se l’organismo soffre di tossiemia intestinale.

Come naturopata voglio sottolineare che l’incapacità di tollerare certi cibi spesso è collegata al fatto che l’apparato gastrointestinale è troppo carico di scorie e di rifiuti.

La mia esperienza mi ha insegnato che quando l’organismo viene purificato internamente molte intolleranze scompaiono e si ricominciano a digerire bene alimenti che prima causavano disagi.

Per questo motivo non consiglio di eliminare intere classi di cibi – come fa la maggior parte delle persone rendendo la propria dieta povera, noiosa e deprimente –, ma di intraprendere un processo di pulizia interno, per eliminare le tossine che irritano le delicate mucose dell’intestino tenue.

Solo dopo un periodo di depurazione si potrà valutare realmente quali sono i cibi a cui si è intolleranti, e di norma chi segue i miei metodi scopre che sono davvero pochi – in molti casi nessuno – e che quindi non è costretto a rinunciare a un’alimentazione variegata e gradevole.

Io do molta importanza al «mangiare in modo sano», eppure non credo che un regime alimentare pieno di privazioni e di limiti sia ciò che garantisce il benessere: con gli accorgimenti giusti – soprattutto personalizzati per il proprio biotipo – e una profonda disintossicazione dell’organismo, mantenere la salute è molto più facile e piacevole di quello che si crede.

Se invece non si lavora con la disintossicazione, una volta instaurate le intolleranze alimentari si entra in un circolo vizioso che favorisce la riproduzione di germi patogeni come quelli del genere Proteus e i Clostridium, i quali influiscono negativamente sul microbiota. Chi ha una predisposizione familiare va più facilmente incontro anche a vere e proprie allergie, molto più gravi delle intolleranze, per esempio ai cibi, al polline, alla polvere e così via.

Quando i batteri nocivi del microbiota predominano, il circolo vizioso continua all’infinito, in una spirale che ti trascina verso una dieta triste e continui disturbi che si autoalimentano. A meno che tu non voglia fermarlo.

Assimilazione carente

Quando l’intestino è sovraccarico di scorie e il microbiota vira verso la predominanza dei microrganismi nocivi possono instaurarsi carenze vitaminiche, malassorbimento dei nutrienti essenziali e impoverimento di minerali, con conseguente senso di stanchezza, perdita di capelli, fragilità delle unghie e irritabilità. Sono temi molto sentiti, e sento spesso persone che ne discutono e si confrontano nelle pause durante i miei corsi in aula.

Con la disintossicazione intestinale è possibile influire su questa situazione: l’eliminazione delle scorie in eccesso favorisce infatti un assorbimento ottimale.

Una volta che l’intestino è pulito, il microbiota torna sano e i suoi microrganismi benefici aiutano i succhi gastrici e le sostanze contenute nella bile a rendere efficiente il processo digestivo, aumentando la biodisponibilità dei nutrienti e la loro assimilazione.

In particolare il microbiota produce e rende assimilabili alcune vitamine che altrimenti non potrebbero essere utilizzate dall’organismo: la vitamina K, fondamentale per la coagulazione del sangue, e alcune vitamine del gruppo B utili per i tessuti nervosi e per la pelle, in particolare la B12, necessaria ai vegetariani e ancor più ai vegani che non assumendo carne sono soggetti alla sua carenza.

I microrganismi buoni del microbiota, oltre a sintetizzare vitamine indispensabili, sfruttando le proteine producono un amminoacido, la beta-alanina, che, unito con l’istidina, forma la carnosina: l’importante attività di protezione dei muscoli dall’invecchiamento, grazie al contrasto dell’attività dei radicali liberi, fa della carnosina uno dei più attivi antiossidanti naturali.

Equilibrio intestinale

Fame eccessiva

Hai appena finito di mangiare e dopo poco desideri altro cibo. Mangi un pasto completo, ma non è mai abbastanza. Il costante desiderio di cibo accompagna le tue giornate anche se in realtà ti nutri a sufficienza.

Non molto tempo fa ho letto sotto a un articolo sul mio sito un commento che diceva: «Ho sempre fame, com’è possibile? Appena finisco il pranzo ho già voglia di mangiare di nuovo! Io ci scherzo su, mi dicono che sono un pozzo senza fondo, ma ci sto male…».

La fame eccessiva è spesso collegata a un’assimilazione carente, come ti ho già spiegato, e come prima cosa è necessaria una depurazione intestinale, in modo da permettere al tuo organismo di assimilare correttamente i nutrienti necessari a farti star bene.

Disturbi del fegato

Quando l’intestino viene ripulito, anche il fegato ne beneficia. Questo perché se l’intestino è carico di scorie il fegato viene sovraccaricato di lavoro e la sua azione filtrante inevitabilmente diminuisce.

La disintossicazione intestinale offre quindi grandi benefici al fegato e ai suoi disturbi; è importante in particolare la pulizia del colon, che attraverso la circolazione enteropatica è direttamente collegato al fegato.

Molte radiografie del colon mostrano che un intestino costipato esercita una pressione sull’area epatica, irritando non solo il fegato ma anche la cistifellea e il dotto biliare.

Inoltre, quando il microbiota ritorna sano grazie a un intestino pulito, interviene attivamente nella trasformazione della bile prodotta dal fegato, agendo in modo benefico sulla consistenza delle feci poiché la bile è un ottimo regolarizzante intestinale.

Viene inoltre ridotta l’incidenza dei calcoli nella cistifellea: la bile staziona meno tempo nella colecisti ed è meno carica di scorie, soprattutto di colesterolo, elementi che possono far insorgere la calcolosi biliare.

Disturbi della cistifellea e delle vie biliari

La cistifellea, o colecisti, è un organo cavo che immagazzina la bile prodotta dal fegato e può essere interessata da diversi disturbi come calcoli o infiammazione della sua mucosa interna.

È direttamente collegata sia al fegato sia all’intestino: dal fegato riceve la bile, e se questo organo funziona male si tratterà di bile tossica, difficile da elaborare; all’intestino invece la cistifellea invia la bile, e se questo organo è sovraccarico di scorie possono formarsi stasi e ingolfamenti.

Grazie alla disintossicazione intestinale, la cistifellea e le vie biliari possono migliorare il loro stato e mantenersi sane.

Sistema immunitario debole

Con la disintossicazione intestinale il sistema immunitario si rafforza.

Proprio nell’intestino risiede ben il 70% del sistema immunitario con una densità di cellule difensive di cento miliardi per metro quadro.

Ha qui la sua sede principale perché l’apparato digerente è come un’autostrada che collega il mondo esterno, con quello interno: dall’intestino transitano sostanze di ogni genere.

La disintossicazione intestinale garantisce al sistema immunitario un ambiente sano e fortifica il microbiota intestinale creando una robusta difesa capace contrastare i possibili attacchi.

Intestino

Disturbi dell’apparato respiratorio e influenza

Mal di gola, sinusite, raffreddore, bronchite, tosse, influenza sono malanni che sembrano non avere nessuna correlazione con l’intestino e invece, se li vuoi risolvere alla radice e desideri evitare di esserne colpito frequentemente, è proprio dall’intestino che devi partire.

Poco sopra ti ho parlato del sistema immunitario: visto che risiede per gran parte nell’intestino e considerato che hai bisogno che sia forte per combattere questi disturbi, la disintossicazione intestinale è il primo passo fondamentale per risolvere queste malattie alla radice.

Tutte le malattie cominciano nell’intestino, soprattutto nel colon. Come depurarti per guarire?

Mal di gola

Dolore alla gola, arrossamento, gonfiore, bruciore, irritazione, difficoltà nella deglutizione sono tutte sintomatologie sgradevoli che accompagnano il mal di gola, un disturbo perlopiù invernale che tante volte si ripresenta davvero troppo spesso, anche in altre stagioni dell’anno.

Sono molte le persone che durante i miei corsi in aula alzano la mano per chiedere informazioni a riguardo; io dico sempre che se l’intestino è sovraccarico di scorie la guarigione è più lenta, si soffre più a lungo e si è più soggetti a frequenti ricadute.

La disintossicazione intestinale rafforza il sistema immunitario, come hai appena imparato, e i primi benefici si sentono sull’infiammazione. Quando le mucose intestinali si sfiammano, anche nel resto del corpo si riduce il processo flogistico (l’infiammazione), e quindi pure la gola ne beneficia.

Sinusite

Ostruzione nasale con secrezione gialla o verde (per la presenza di pus), sensazione di pressione, dolore facciale, mal di testa persistente, incapacità di percepire gli odori (anosmia), sensazione di testa annebbiata sono tra i sintomi della sinusite, un processo infiammatorio a carico delle mucose dei seni paranasali.

All’origine dell’infiammazione vi è solitamente uno stato infettivo non risolto (causato da virus, miceti o batteri) che porta alla produzione di muco e all’aumento del volume della mucosa che riveste le pareti nasali e paranasali.

È un disturbo molto diffuso, spesso cronico, lo conosco bene perché ne ho sofferto tanto in passato, da adolescente; fa vivere male le giornate e costringe in fase acuta addirittura a rimanere a letto, per il dolore. Ricordo ancora quei mal di testa opprimenti e quella sensazione di congestione che mi accompagnava per parecchi giorni.

Questa patologia ha bisogno di un sistema immunitario forte per combattere l’infezione e il primo passo è quello di occuparsi del benessere intestinale: se l’intestino non funziona bene e se è sovraccarico di scorie, diventa difficile combattere la sinusite.

I prodotti assunti possono dare qualche risultato, che spesso tuttavia è solo momentaneo. Inoltre è ormai dimostrato da svariate ricerche scientifiche che le mucose dell’organismo sono in costante comunicazione tra di loro: ciò che incide sull’una si riflette anche sulle altre.

Essendoci una stretta relazione tra la mucosa intestinale e quella respiratoria, la congestione e l’infiammazione intestinale si traducono anche nella difficoltà della mucosa respiratoria di assolvere al suo ruolo di drenaggio e pulizia delle vie aeree. La conseguenza è un accumulo di secrezioni che possono diventare terreno fertile per le proliferazioni microbiche.

Raffreddore

Naso chiuso, ostruito o gocciolante, starnuti, mal di testa. Il raffreddore può essere occasionale e sporadico ma può anche diventare frequente o addirittura cronico. Ci sono persone che hanno sempre la sensazione di avere il naso chiuso.

«Simona, faccio una fatica terribile a respirare. Non riesco nemmeno a dare un bacio come si deve a mia moglie perché devo prendere fiato. Voglio risolvere una volta per tutte questo problema.» Questo era quello che leggevo qualche giorno fa nella mia area riservata online di Biotipi Club, dove le persone hanno a disposizione i miei videocorsi e possono pormi tutte le domande che vogliono.

Il raffreddore è un disturbo molto fastidioso che però scompare velocemente quando il sistema immunitario è forte. Il benessere intestinale è quindi fondamentale perché è proprio nel colon che ha la sua sede principale.

In caso di raffreddore bisogna perciò sempre chiedersi: come sta il mio intestino? E se si vuole guarire velocemente prima di tutto è necessario dedicarsi alla disintossicazione intestinale. È importante anche considerare, come ho spiegato per la sinusite, la stretta relazione tra la mucosa intestinale e quella respiratoria.

Bronchite

Difficoltà a respirare, respiro sibilante, fiato corto, tosse persistente, produzione eccessiva di muco, catarro bianco o giallastro, talvolta con piccole perdite di sangue e oppressione al torace sono tra i principali sintomi della bronchite.

Diversi studi dimostrano che i tassi di broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) aumentano significativamente nelle persone che soffrono di malattie infiammatorie intestinali.

Come hai imparato, il primo passo per combattere l’infiammazione intestinale è quello di liberare il colon dai detriti e dalle scorie che lo ostruiscono. È stato inoltre rilevato che quando il microbiota è alterato i disturbi bronchiali aumentano, quindi la disintossicazione intestinale è di grande aiuto perché elimina i microrganismi nocivi, disbiotici, e fa proliferare quelli benefici, eubiotici.

Diverse persone dopo aver partecipato ai miei corsi in aula di disintossicazione mi scrivono sorprese dal fatto che la loro intenzione era quella di risolvere un problema intestinale, ma indirettamente erano riuscite a combattere anche disturbi lontani dall’intestino, come appunto la bronchite.

È importante anche considerare, come ho spiegato per la sinusite, la stretta relazione tra la mucosa intestinale e quella respiratoria.

Tosse

Colpi di tosse continui e inarrestabili, dolore al petto quando il disturbo è in fase acuta, notti in bianco a causa degli attacchi, senso di bruciore e pizzicore alla gola, espettorazione di muco denso.

Vedo tanti commenti di persone che ne parlano sulle mie pagine social o sul mio sito. Sono in molti a lamentarsene perché la tosse, secca o grassa, è un disturbo che se diventa persistente influisce negativamente sia sul riposo notturno sia sulla vita quotidiana.

Tra le cause più frequenti che inducono la tosse ci sono le infiammazioni e le infezioni delle alte vie respiratorie, per esempio bronchite e raffreddore con sgocciolamento retronasale.

Come spiegato sopra, per questi disturbi la disintossicazione intestinale è il primo passo da fare per ottenere veri risultati.

Asma

Mancanza di respiro o respirazione affannosa, respiro sibilante, caratterizzato da fischi e gemiti, peso sul torace, difficoltà a svolgere azioni quotidiane come salire le scale, camminare o svolgere attività fisiche più impegnative sono alcuni dei sintomi più frequenti dell’asma.

Ricordo un commento sotto a un mio video che diceva: «Dovrò cambiare casa, perché senza ascensore portare la spesa fino al quarto piano è diventato impossibile. Ho bisogno di fermarmi a prendere fiato a ogni pianerottolo. Vorrei tanto tornare a respirare come prima».

Diversi studi dimostrano un forte legame tra microbiota intestinale e asma; si è notato per esempio che chi soffre di sindrome del colon irritabile è colpito da asma più frequentemente. L’eubiosi intestinale, cioè un microbiota sano, ha quindi un ruolo molto importante anche in questo disturbo.

Prima si interviene sull’intestino e meglio è, per evitare che una malattia come l’asma – che può anche diventare pericolosa – si cronicizzi.

Come ti ho già spiegato, il miglior modo per ottenere un microbiota sano è quello di ripulire il colon dai detriti e dalle scorie, così da far proliferare i microrganismi eubiotici. Quindi la disintossicazione intestinale diventa fondamentale per questo disturbo.

Influenza e altri disturbi respiratori

Febbre, brividi e stanchezza, dolori osteomuscolari, mal di gola, raffreddore, starnuti, tosse, talvolta disturbi gastrointestinali quali nausea, diarrea e crampi addominali: quando l’influenza arriva, il sistema immunitario è debole.

E la prima domanda che bisogna porsi è: «Come sta il mio intestino?». Se non funziona bene sarà molto più complicato guarire, la febbre durerà più a lungo perché è un meccanismo spontaneo del nostro organismo per combattere l’infezione.

La disintossicazione intestinale è quindi di estremo aiuto nel contrastare l’insorgenza dell’influenza e nell’aiutare a guarire più velocemente.

Ho sofferto anche io di influenze ripetute, insieme alla sinusite, quando ero adolescente. Credo che la vita sia troppo breve per passarla sotto le coperte con il naso gocciolante, la gola arrossata, i colpi di tosse e la testa pesante.

Anche per questo ho trascorso anni e anni a studiare naturopatia per imparare le migliori tecniche, antiche e moderne, e poi condensarle nei miei libri e nei miei metodi e farle conoscere a più persone possibile.

Coronavirus

Grande famiglia di virus respiratori, chiamati così per le punte a corona presenti sulla loro superficie, i coronavirus possono causare malattie di diversa entità: dal semplice raffreddore a sindromi respiratorie estremamente gravi.

Comuni in molte specie animali, in alcuni casi possono essere trasmessi dagli animali alle persone (zoonosi), per poi diffondersi rapidamente nella popolazione.

Le indicazioni fornite dall’Istituto Superiore di Sanità e dagli enti ministeriali per evitare le epidemie da coronavirus, in seguito alla grande pandemia del 2020, sono oramai conosciute da chiunque: mantenere le distanze, lavare frequentemente e correttamente le mani, in caso di starnuti o colpi di tosse coprire il viso con la piega interna del gomito o con un fazzoletto di carta (da gettare poi nell’immediato), e rimanere a casa. Tutte norme che devono essere seguite in maniera rigorosa per evitare il diffondersi del contagio.

Tuttavia non viene quasi mai spiegato che c’è un’altra cosa da fare, altrettanto importante per la tua protezione e per quella dei tuoi cari: rafforzare il sistema immunitario.

La realtà è che quando il sistema immunitario è forte, il nostro organismo è più capace di combattere i virus. Al contrario, se il sistema immunitario è debole, diventiamo prede molto più facili da attaccare.

Sappiamo che le persone anziane sono molto più suscettibili ai coronavirus. Un motivo importante risiede nel fatto che il sistema immunitario si indebolisce con l’avanzare dell’età, soprattutto in coloro che non seguono uno stile di vita sano e hanno un organismo sovraffaticato dalle scorie in eccesso. Aumenta la probabilità di ammalarsi e, nel caso dei virus, di essere attaccati.

Una risposta immunitaria robusta costruisce attorno a noi alte barriere di difesa. È come se vivessimo dentro a una fortezza, custodita da valorosi soldati. Secondo la mia esperienza di naturopata sono due gli elementi protettivi fondamentali: un intestino depurato e un’alimentazione sana.

Come hai appena imparato, gran parte del sistema immunitario risiede nel nostro intestino. In caso di tossiemia intestinale le scorie sono come zavorre sulle spalle del valoroso esercito del sistema immunitario, che diventa molto più stanco, meno energico e in grado di difenderci e mantenerci al sicuro.

Quando invece l’intestino è libero dalle scorie (dalle macrotossine e dalle microtossine), il sistema immunitario è reattivo e forte e anche il microbiota vira verso l’eubiosi, cioè la consistente presenza di microrganismi benefici che ci proteggono e combattono quelli patogeni.

Alla disintossicazione intestinale va ovviamente abbinata un’alimentazione corretta. Sono migliaia gli studi che certificano che una alimentazione sana e naturale rende il nostro corpo forte e quindi anche il nostro sistema immunitario capace di reagire efficacemente alle aggressioni. L’alimentazione sana, inoltre, permette ai microrganismi benefici del microbiota di proliferare e combattere quelli patogeni.

È quindi molto importante proteggersi sia con la disintossicazione sia con una sana alimentazione: solo in questo modo saremo sicuri di avere al nostro fianco un esercito di valorosi soldati pronti a difenderci.

Disturbi genitali femminili

La contiguità degli organi genitali femminili con il colon crea una diretta correlazione tra i disturbi genitali e le scorie presenti nell’intestino.

Candidosi vaginale

Arrossamento, prurito, bruciore vaginale e vulvare spesso insopportabile, dolore durante i rapporti sessuali, aumento delle secrezioni vaginali biancastre, difficoltà a urinare.

Sono tante le donne che scrivono sul mio sito per condividere le loro storie a proposito di questo disturbo. Nonostante seguano diete rigide e assumano rimedi farmacologici o naturali di ogni tipo – creme, lavande e compresse varie –, il ritorno periodico della candida è ormai una certezza.

Disturbo fastidioso e spesso recidivo, che passa per un po’ di tempo e poi si ripresenta, la candidosi vaginale è provocata da un microscopico lievito, la Candida albicans, che popola il tratto gastrointestinale, l’apparato genito-urinario, la bocca e la pelle.

La trasformazione della Candida albicans dalla forma innocua a quella patogena è causata dall’alterazione dell’equilibrio del microbiota intestinale, come ho spiegato in caso di candidosi intestinale (vedi sopra).

La disintossicazione del colon è il primo passo importante se si soffre di questo disturbo perché elimina le scorie che nutrono la Candida albicans e permette al microbiota di ritornare sano, forte dei suoi microrganismi buoni, i migliori difensori che abbiamo. Questa è la vera soluzione in caso di candidosi vaginale, un’infezione che purtroppo rovina le giornate di tantissime donne.

Perdite e infiammazioni vaginali (vaginite, leucorrea ecc.)

Perdite vaginali che costringono a fare affidamento sui salvaslip, grigiastre ma anche verdastre o giallastre, certe volte maleodoranti, con il conseguente imbarazzo durante i rapporti sessuali, altre volte accompagnate da prurito e dolore, soprattutto dopo i rapporti sessuali.

Mi scrive una ragazza che è entrata da pochi giorni in Biotipi Club: «Non ne posso più, mi crea un disagio assurdo questa vaginite. Ho seguito tutte le terapie alla lettera e all’inizio le perdite e il prurito si attenuano, però appena smetto con il trattamento tutto ritorna come prima. Non voglio essere schiava di creme e lavande!».

Capisco il suo disagio. Nonostante le numerose visite specialistiche e i tanti soldi spesi nei vari rimedi consigliati, non era ancora riuscita a risolvere definitivamente il problema. Si sentiva come dentro un labirinto senza via d’uscita. Ogni volta che iniziava una nuova terapia sembrava essere quella definitiva, ma dopo poche settimane sbatteva ancora la testa contro il muro invalicabile del suo disturbo.

All’origine di perdite e infiammazioni vaginali c’è uno squilibrio del microbiota vaginale dovuto a diverse cause, per esempio alla presenza di funghi, batteri, virus o parassiti. Questo squilibrio nasce prima di tutto nell’intestino, oberato da un eccesso di scorie, da evacuazioni scarse o maleodoranti o diarroiche, e da un microbiota malsano che riversa le sue condizioni di tossiemia sulla vagina, organo peraltro vicinissimo.

Dolori premestruali e mestruali (dismenorrea, sindrome premestruale)

Crampi al basso ventre, mal di testa, lombalgia, nausea, corpo gonfio che trattiene i liquidi, seno dolente sono solo alcuni dei sintomi che accompagnano il ciclo.

Le tante donne che hanno seguito i miei metodi di salute naturale nei miei ventisei anni di esperienza mi hanno parlato spesso di dolori sia premestruali sia mestruali. Il ciclo, in realtà, dovrebbe avvenire senza dolori e alcun fastidio, eppure la norma non sembra essere questa.

Se l’intestino è carico di scorie, essendo contiguo all’apparato genitale, la sintomatologia si acuisce. La disintossicazione intestinale contrasta infatti i dolori premestruali e mestruali, riducendo la pressione addominale e decongestionando l’apparato genitale.

Disturbi della menopausa

Vampate, secchezza vaginale, disturbi del sonno, cambiamenti d’umore, maggiore stanchezza sono alcuni dei disturbi legati alla menopausa.

Riporto alcuni dei commenti scritti sotto i video del mio canale YouTube: «Mi sveglio di notte tutta sudata, mi scopro, poi mi viene freddo. Al mattino non sono affatto riposata e così sono sempre più stanca». Oppure: «Il mio umore è oscillante e non mi sento più l’energia di prima. E poi tendo a ingrassare anche se non ho cambiato alimentazione».

La menopausa è una fase delicata nella vita delle donne che potrebbe scivolare via senza problemi se venisse seguito un fondamentale consiglio: depurare l’organismo e migliorare lo stile di vita.

Le donne che seguono i miei metodi in Biotipi Club mi scrivono spesso dicendo che se prima la menopausa era un tormento, poi tutto si è equilibrato. Ciò che ho spiegato loro, nei miei videocorsi o nei corsi in aula, è che non è necessario subire durante la menopausa i fastidi delle caldane, i cambiamenti di umore, la secchezza vaginale e gli altri disturbi correlati, se si segue un programma naturopatico appropriato.

Nel mio metodo il primo passo fondamentale è la disintossicazione intestinale: soprattutto il colon deve essere pulito e funzionare bene.

Disturbi genitali maschili

La contiguità degli organi genitali maschili con il colon crea una diretta correlazione tra i disturbi genitali e le scorie presenti nell’intestino.

Uomo disturbi genitali

Prostatite (infiammazione della prostata)

Difficoltà a iniziare la minzione, diminuzione della pressione del getto dell’urina, urina intermittente (cioè emessa a più riprese), fuoriuscita di qualche goccia di urina dopo la minzione, sensazione di non aver espulso l’urina fino in fondo, calo delle prestazioni sessuali.

La prostatite è un disturbo molto fastidioso e che talvolta può creare imbarazzo in chi ne soffre; sotto i post che pubblico sui social molti uomini ne parlano con tono afflitto.

Un passo fondamentale per risolvere questa patologia è quello di curare il benessere dell’intestino con la disintossicazione del colon, per eliminare le scorie dove si annidano batteri che, considerata la contiguità dei due organi, migrano facilmente dall’intestino alla prostata.

Spesso l’infiammazione della prostata è proprio la conseguenza del passaggio di microrganismi che ristagnano nelle scorie sedimentate nel colon infiammato o sovraccarico: più l’intestino è disturbato, più la prostatite si acuisce.

Ipertrofia prostatica benigna (ingrossamento della ghiandola prostatica)

Necessità di urinare spesso, ancor più di notte, stimolo impellente a urinare e difficoltà a trattenerlo, diminuzione della pressione del getto d’urina, perdita involontaria di gocce di urina o incontinenza vera e propria, difficoltà a iniziare la minzione, urina intermittente (cioè emessa a più riprese), fuoriuscita di qualche goccia di urina dopo la minzione, sensazione di non aver espulso l’urina fino in fondo sono tutte sintomatologie dell’ipertrofia prostatica, un disturbo che colpisce di frequente gli uomini con l’avanzare dell’età.

Durante i colloqui prima dei miei corsi in aula, spesso gli uomini mi raccontano, con un po’ di giustificato imbarazzo, di questo problema che li costringe ad assumere farmaci o a intervenire chirurgicamente. Hanno paura e vorrebbero cercare di migliorare la situazione in modo naturale e senza devastanti conseguenze.

Dai quarant’anni in su, la prostata spesso si ingrossa progressivamente e se non si interviene in tempo i disturbi poi si espandono anche alla sfera sessuale con problemi d’erezione e di eiaculazione precoce. Questa patologia, inoltre, costringe la vescica a una sorta di superlavoro per espellere l’urina, indebolendola e sovraffaticandola a causa dei ristagni di liquido.

In caso di ipertrofia prostatica la salute intestinale è importante: se c’è stitichezza, o diarrea, o colite, o disbiosi, per esempio con evacuazioni maleodoranti, la prostata ne risente subito e peggiora le sue sintomatologie.

È infine necessario sottolineare che la circolazione sanguigna della prostata è strettamente interconnessa con quella dell’ultimo tratto dell’intestino attraverso le vene emorroidarie. Eseguire con regolarità la disintossicazione intestinale, dunque, si rivela un ottimo supporto.

Disturbi dei reni e delle vie urinarie

Con la disintossicazione intestinale migliora la funzionalità dei reni e delle vie urinarie. Anche gli stati di iperuricemia, cioè un eccesso di acido urico, ne beneficiano.

Infezioni urinarie

Reni, ureteri, vescica, uretra: una delle principali cause delle infezioni urinarie è un batterio che vive normalmente all’interno del tratto intestinale: l’Escherichia coli. La disintossicazione è di grande beneficio perché evita la proliferazione del batterio a livello intestinale, impedendo così la sua trasmigrazione alle vie urinarie.

Cistite

Bruciore e dolore durante la minzione, senso di peso perineale, aumento della frequenza minzionale, dolore a livello sovrapubico, ematuria (presenza di sangue nelle urine).

Mentre stavo scrivendo questo paragrafo mi sono tornate in mente le parole di una donna appena iscritta alla mia area riservata online di Biotipi Club. Diceva: «Simona, è un incubo! Non se ne vuole andare… Qualunque farmaco io prenda, la cistite si ripresenta con dolori sempre più forti. Durante l’ultimo attacco mi sono messa a piangere in bagno».

Disturbo più frequente nelle donne, è spesso invalidante perché rende la vita quotidiana dolorosa e complicata. E soprattutto ha una caratteristica: difficilmente se ne va per sempre; nonostante le cure farmacologiche è recidivante, cioè tende a ritornare.

La cistite è un’infiammazione causata da batteri che popolano l’ultimo tratto dell’intestino, fra cui in prima linea c’è l’Escherichia coli.

Se il colon è sovraccarico di scorie è molto facile che questi batteri proliferino, ed essendo vescica e intestino vicinissimi trasmigrano facilmente.

Nella mia esperienza di naturopata curare la cistite senza curare l’intestino significa prendere la strada sbagliata, una salita faticosa e piena di insuccessi. Ciò che va fatto subito è ripulire l’intestino dalle scorie: i benefici per la cistite saranno enormi.

Urine maleodoranti

Limpide e senza odori particolari: queste sono le urine ideali.

Spesso, però, non è così, e l’odore sgradevole si percepisce distintamente. Per esempio, in caso di presenza di batteri, l’ammoniaca conferisce un sentore simile alla candeggina. Se l’odore dell’urina non è neutro (a meno che quel giorno non si siano mangiati asparagi, cavolfiori o aglio) è necessaria una depurazione.

Praticando la disintossicazione intestinale, considerando quello che ti ho spiegato riguardo al collegamento tra reni, vie urinarie e intestino, la situazione migliora decisamente.

Disturbi della pelle

Allontanandoci dall’intestino, ci accorgiamo che insospettabili problemi della pelle possono essere causati dalle scorie presenti nel colon, dall’infiammazione intestinale e da un microbiota dominato da microrganismi patogeni.

Può sembrarti strano che una battaglia persa nel tuo intestino possa causare, per esempio, un’allergia cutanea. Eppure è proprio così. Nella mia pratica di naturopata ho seguito centinaia di persone che hanno risolto alla radice problemi cutanei seguendo i miei consigli, prima di tutto prendendosi cura del proprio intestino.

Tutte le malattie cominciano nell’intestino, soprattutto nel colon. Come depurarti per guarire?

Eczema, dermatite, psoriasi, pelle impura (foruncoli, brufoli, comedoni), problemi della pelle in generale (pelle arrossata, pelle ipersensibile, prurito cutaneo)

Se l’intestino non funziona, spesso la pelle manifesta sintomi visibili: si ricopre di impurità o si «ammala».

La pelle è un organo che ci permette di eliminare le tossine dal corpo. Anzi, è il più correlato all’intestino; è come una spugna che tra i suoi compiti ha anche quello di assorbire ed eliminare le tossine dell’organismo: se queste sono in eccesso, la pelle ne risente sviluppando dermatite, infezioni cutanee, acne, eczema, psoriasi. Oppure le classiche impurità quali brufoli, comedoni, foruncoli o ancora arrossamenti e prurito. Sono segnali importanti del cattivo funzionamento intestinale.

Ragazza con viso pulito

Acne

Pelle unta o seborroica, comedoni, cioè punti neri e bianchi, papule (brufoli o foruncoli infiammati) o pustole (se formate da pus) sono i caratteristici segni dell’acne.

Per la cura di questo disturbo spesso vengono utilizzati gli antibiotici, che tuttavia, oltre a distruggere i microrganismi nocivi, annientano pure quelli benefici, peggiorando nel tempo l’ecosistema intestinale.

Anche la guarigione da questa malattia, come tutte quelle cutanee, necessita prima di tutto di una profonda pulizia intestinale.

Disturbi di capelli e unghie

Capelli che cadono oppure spenti e aridi, capelli grassi, forfora, unghie fragili o rigate possono dipendere da svariate cause. Di sicuro migliorando la depurazione dell’intestino, e quindi l’assimilazione, spesso tali problemi ne beneficiano: un corpo depurato e ben nutrito riflette infatti il suo benessere anche su capelli e unghie.

Disturbi di ossa, articolazioni, muscoli

Artrite, artrosi, reumatismi, dolori articolari, fibromialgia, sciatica, gotta

Sono in continuo aumento le ricerche che dimostrano la correlazione tra questi disturbi e un intestino infiammato o un microbiota alterato, che vira cioè verso la disbiosi.

L’intossicazione intestinale agisce pesantemente su queste patologie; per esempio, nella persona che soffre di reumatismi è frequente ritrovare anche i sintomi tipici della flogosi intestinale o della stitichezza. Sono spesso problematiche presenti da anni e sottovalutate.

La stessa cosa vale per artrite, artrosi, dolori articolari in genere, fibromialgia, sciatica e gotta.

Osteoporosi

C’è uno stretto legame tra intestino e apparato osseo.

L’osso, oltre che struttura di sostegno, è anche un’importante riserva di calcio, magnesio e fosforo che l’organismo utilizza in base alle sue necessità. Queste sostanze, dopo essere state estratte dai cibi, vengono assorbite dall’intestino per essere riversate nel sangue e inviate in vari distretti del corpo.

La capacità intestinale di assorbire il calcio e altri sali minerali ha dunque un’influenza diretta sulle ossa: se c’è per esempio una carenza di calcio o di vitamina D, il normale processo di mineralizzazione viene impedito e ciò determina prima osteopenia e poi osteoporosi.

Quando l’intestino è infiammato influisce direttamente sull’osteoporosi perché l’assorbimento è compromesso e alle ossa non arrivano i nutrienti necessari; inoltre, come tutte le malattie infiammatorie, anche quelle intestinali mettono in circolo delle sostanze, dette citochine, che hanno effetti dannosi sull’apparato osseo.

Disturbi di peso e cellulite

Sovrappeso

«Scusa Simona, volevo entrare subito per non perdere nemmeno un minuto…» La signora sta ancora masticando l’ultimo morso di mela quando entra nella sala dei colloqui che tengo in privato con tutti i partecipanti del mio corso in aula di disintossicazione intestinale.

Mi dice subito che quella mela è il suo pranzo e sicuramente nota il mio sguardo un po’ contrariato in merito al suo pasto frugale. «So che non va bene, ma appena sgarro un attimo riprendo tutti i chili che ho perso con tanta fatica! Mi sembra di stare sulle montagne russe.»

La disintossicazione intestinale non può certo essere considerato un programma di dimagrimento, però spesso aiuta a perdere il peso in eccesso: un organismo depurato riesce infatti a regolare meglio il metabolismo e a eliminare i chili superflui.

Devi sapere che quando il nostro corpo è troppo carico di scorie e tossine il metabolismo si altera e rallenta, provocando talvolta un accumulo di peso; la depurazione secondo il mio metodo è fondamentale per ottenere una perdita di peso corretta e permanente.

Ogni programma dimagrante dovrebbe cominciare con la disintossicazione: diverse tossine si accumulano proprio nel tessuto adiposo, e se non si depura l’organismo è molto più difficile eliminare il peso in eccesso. La disintossicazione intestinale favorisce una depurazione veloce del corpo perché si comincia dall’emuntorio principale, la grande porta dell’intestino.

Inoltre studi recenti hanno scoperto che alcune sostanze prodotte dal microbiota intestinale sono coinvolte nella regolazione dell’appetito e nella capacità di mantenere un peso corretto: nelle persone normopeso predominano ceppi batterici diversi rispetto a quelli presenti nelle persone in sovrappeso.

Sottopeso

La disintossicazione intestinale aiuta a equilibrare non solo l’eccesso di chili, ma anche la carenza degli stessi. Le persone in sottopeso spesso cercano di prendere chili mangiando di più, ma non ottengono risultati.

Proprio ieri sotto a uno dei miei video di YouTube ho letto un commento che diceva: «Io mangio come due persone normali ma non ingrasso di un etto. Gli amici mi invidiano, mi chiedono: “Ma come fai? Svelami il tuo segreto, ti prego”. La verità è che sono io a invidiare loro, perché ho un aspetto emaciato e le mie gambe e braccia sono come due stecchini, brutte da vedere!».

La difficoltà ad acquistare peso tante volte è causata da un organismo troppo carico di scorie, incapace di una buona assimilazione.

Le persone in sottopeso spesso citano evacuazioni maleodoranti o problematiche, segno di un microbiota disbiotico, con predominanza di microrganismi nocivi, che rende l’assimilazione difficile in un organismo predisposto al sottopeso.

La difficoltà a prendere peso può essere anche causata da un corpo sottonutrito, carente di sali minerali, di vitamine e in particolar modo di proteine, e che di conseguenza non riesce a formare massa muscolare in modo corretto.

La disintossicazione intestinale secondo il mio metodo ripulisce tutto il tubo digerente, quindi anche l’intestino tenue, favorendo una migliore assimilazione.

Cellulite

L’effetto depurativo della disintossicazione intestinale favorisce l’eliminazione dei liquidi in eccesso aiutando a contrastare anche la cellulite. Per esempio, se l’intestino è pigro il sangue non fluisce bene nella parte bassa del corpo perché trova un blocco nella zona intestinale; non essendoci una buona circolazione, si crea ritenzione idrica e poi cellulite.

Disturbi di cuore, sangue e circolazione

Le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di morte e i decessi che dipendono da queste patologie sono purtroppo in costante aumento, in particolare per quanto riguarda la cardiopatia ischemica.

Tra i fattori multipli di rischio cardiovascolare (alimentazione, fumo, diabete, ipertensione, dislipidemie) nelle ricerche scientifiche più aggiornate si evidenzia sempre più di frequente l’influenza del microbiota intestinale.

Alterazioni nella sua composizione, con dominanza di microrganismi nocivi, sono spesso associate alla sindrome metabolica (una combinazione pericolosa di alcuni fattori di rischio cardiovascolare), confermando il suo ruolo rilevante nello sviluppo di queste malattie. Per esempio pare sussistere un collegamento tra il microbiota intestinale e l’insorgenza dell’aterosclerosi, a causa della sua influenza sullo stato infiammatorio.

Si è notato per esempio come l’abbondanza di batteri appartenenti al genere Collinsella sia maggiore in chi è affetto da aterosclerosi; al contrario, la percentuale di Roseburia ed Eubacterium risulta minore.

È quindi fondamentale mantenere un intestino pulito e privo di scorie, agendo sul microbiota positivamente, per ridurre lo stato infiammatorio e per prevenire le malattie cardiovascolari, ancor di più nelle persone ad alto rischio metabolico.

Ipertensione (pressione alta)

Fattore di alto rischio cardiovascolare, la pressione alta potrebbe anche essere correlata alla disbiosi intestinale.

Lo sostengono diversi studi scientifici che hanno osservato come i soggetti che soffrono di ipertensione e preipertensione presentino un profilo simile del microbiota e una minore diversità di microrganismi rispetto a coloro che sono sani. In particolare risultano dominanti batteri Gram-negativi come Prevotella e Klebsiella, produttori di endotossine batteriche ad azione infiammatoria sui tessuti.

La disbiosi, cioè un microbiota patogeno, influisce quindi sulla pressione alta. Il miglioramento del microbiota, e prima di tutto la disintossicazione intestinale al fine di permettere l’eubiosi, cioè il dominio dei microrganismi buoni, è un elemento di aiuto da intraprendere prima possibile sia nelle persone preipertese sia in quelle ipertese.

Ipercolesterolemia e ipertrigliceridemia

Anche chi soffre di eccesso di colesterolo beneficia di un intestino pulito, che garantisce una buona presenza di microrganismi amici.

Ricordo con piacere il messaggio ricevuto da un partecipante al corso in aula di disintossicazione intestinale. «Sai Simona, io sono un po’ scettico di natura, e a dirla tutta anche un po’ ipocondriaco, quindi poco prima di venire al corso ho fatto gli esami del sangue. Il valore del colesterolo era piuttosto alto. Dopo 4 mesi circa ho rifatto gli esami e oggi sono andato a ritirare il referto. I valori sono rientrati nella norma!»

Studi recenti hanno evidenziato la correlazione tra un microbiota sano e ricco di batteri benefici e i livelli di colesterolo e di trigliceridi. In particolare, i batteri bifidi e lattici possono influire con un meccanismo di tipo enzimatico che interviene nel legame tra i sali biliari e il colesterolo. Agiscono inoltre positivamente sui livelli di trigliceridi e di colesterolo HDL, quello buono.

L’ipercolesterolemia dunque migliora se sono presenti batteri benefici, in particolare bifidobatteri, grazie alla loro elevata attività idrolitica, cioè la capacità di rompere enzimaticamente il legame tra il colesterolo che viene secreto nella bile e i sali biliari; in questo modo il colesterolo, una volta giunto nell’intestino, viene riassorbito in minore quantità.

Ritenzione idrica

Gambe e mani gonfie, corpo congestionato dai liquidi in eccesso, borse sotto gli occhi: il trattenimento di liquidi è un problema particolarmente frequente che porta a sentirsi come se il rubinetto fosse chiuso.

L’effetto depurativo della disintossicazione intestinale migliora la funzionalità degli organi emuntori, come i reni, che favoriscono l’eliminazione dei liquidi ristagnanti nell’organismo. Anche le classiche borse sotto gli occhi possono scomparire in breve tempo.

Insufficienza venosa, varici, capillari fragili

Ti è mai capitato di lamentarti dei sottili vasi a ragnatela che si evidenziano sulle gambe o sul viso, della couperose oppure delle antiestetiche varici che affiorano con lunghe linee blu? Vedo spesso sul mio sito messaggi, soprattutto di donne, che ne parlano, e so che sono in tante a soffrirne. I capillari fragili che si notano sulle gambe o sul viso e le varici sono generalmente dovuti a una cattiva circolazione venosa e linfatica.

Un colon carico di scorie contribuisce a peggiorare questa situazione perché influisce negativamente sulla circolazione tra la parte alta e la parte bassa del corpo.

Disturbi del sistema nervoso

Irritabilità, nervosismo, stress, insonnia

Stress, tensione, nervosismo, mancanza di concentrazione e problemi psicologici hanno certamente un’infinità di cause alle spalle. Tra queste, però, ce n’è una che riguarda l’eccesso di tossine nel corpo; quando il nostro organismo è intossicato e sovraccarico di rifiuti, tutti gli apparati ne soffrono, compreso il sistema nervoso e il cervello, poiché le tossine hanno un’azione irritante.

Avrai sicuramente sentito dire che le emozioni sono nella pancia o che l’intestino è il nostro secondo cervello. Non si tratta di semplici chiacchiere: l’intestino contiene un vero e proprio sistema nervoso autonomo in costante comunicazione bidirezionale con il cervello.

Depurare l’intestino quindi apporta benefici anche al sistema nervoso: ci si sente più calmi, rilassati e sereni e persino le capacità mnemoniche migliorano.

Altri disturbi

Stanchezza eccessiva e affaticamento (astenia)

«Mi sento sempre a pezzi. Quando mi alzo al mattino mi sembra di non aver neppure dormito. Vorrei solo spegnere la sveglia e ributtarmi sotto le coperte.» A pronunciare queste parole è una ragazza con il volto sfinito. Stiamo chiacchierando un po’ dopo una mia conferenza. «Mi dicono che sono svogliata, che non mi impegno. Non capiscono cosa provo e mi fanno sentire in colpa. Ma a volte non ho nemmeno le forze per uscire di casa anche se dormo a sufficienza e non ho nessuna particolare malattia. Com’è possibile?»

Risveglio faticoso, difficoltà a concentrarsi, mancanza di energie, sensazione di non riuscire a portare a termine quello che c’è da fare: sono in tanti a soffrire di astenia, cioè un continuo senso di affaticamento.

In caso di stanchezza eccessiva la disintossicazione intestinale è estremamente utile, perché libera l’organismo dalle scorie in eccesso, cioè da quella pesante zavorra che ti devi portare addosso tutti i giorni.

Quando il corpo è impegnato nella battaglia contro le tossine utilizza infatti molte energie, lasciandone poche a nostra disposizione. Inoltre la disintossicazione intestinale agisce con effetto rivitalizzante perché migliora l’assimilazione di vitamine, sali minerali, proteine e altri principi nutritivi che danno energia al corpo.

Cattivi odori corporei (sudorazione dall’odore sgradevole)

Usare il deodorante regolarmente: questa è la più comune regola per liberarsi dal cattivo odore.

Ma in realtà il primo passo da compiere è quello di depurare l’organismo, perché l’odore del sudore dipende dal carico di scorie presenti nel corpo, che fuoriescono anche attraverso la cute.

Come ti ho già accennato, la pelle e le ghiandole sudoripare sono la via d’elezione che scelgono le tossine per emergere quando l’intestino è sovraccarico.

La disintossicazione intestinale riduce quindi l’odore sgradevole dei piedi, delle ascelle e anche della pelle in generale. Le persone che usano i profumi per coprirlo sanno bene che si tratta di una soluzione temporanea e per nulla risolutiva.

Linfatismo

Molto meno conosciuto del sistema circolatorio, il sistema linfatico, strutturato come un insieme di canali, è importante per il benessere e la depurazione del nostro organismo.

Nel sistema linfatico scorre la linfa, un liquido dal colore giallo opalescente che porta il nutrimento alle cellule e contemporaneamente raccoglie i materiali di scarto, drenando ogni parte del nostro organismo. Ma non solo: questo sistema consente anche di difenderci dalle infezioni, in quanto lungo i suoi canali si trovano i linfonodi che, come dei posti di blocco, hanno lo scopo di trattenere i germi presenti nella linfa.

Quando il sistema linfatico non funziona in modo appropriato si forma il linfedema, un gonfiore causato dall’ostacolato deflusso di linfa evidente soprattutto negli arti, che mostrano rigonfiamenti a causa dei liquidi trattenuti.

Mantenere il sistema linfatico depurato è quindi importante, sia per la disintossicazione del corpo sia per mantenere in salute il sistema immunitario. La disintossicazione intestinale è un ottimo modo per favorire la sua depurazione e il suo benessere.

Infiammazione

L’infiammazione, o flogosi, è una risposta dell’organismo a lesioni di varia natura, il cui obiettivo finale è la distruzione dell’agente nocivo e la riparazione o la sostituzione del tessuto danneggiato. L’infiammazione può essere acuta o cronica, e i sintomi più importanti sono calore, gonfiore o edema, arrossamento e dolore.

Quando c’è infiammazione, in qualsiasi parte del corpo, un intestino carico di scorie peggiora la situazione e rende difficile la guarigione. La disintossicazione intestinale aiuta a lenire ogni tipo di stato infiammatorio perché riduce il carico tossinico nell’intero organismo e lo rende più forte nel combattere l’infiammazione.

Febbre

In caso di febbre, specie se determinata da influenza, un passo fondamentale è quello di verificare la funzionalità intestinale. Depurare l’intestino aiuta il sistema immunitario, che in gran parte risiede proprio in questo organo, e fornisce all’organismo la forza per combattere la causa stessa della febbre.

Mal di testa (cefalea, emicrania)

«Non posso continuare a prendere pastiglie tutti i giorni, è un incubo. Invece che uscire con gli amici passo intere giornate a letto al buio, sola con il mio mal di testa.» Questo breve sfogo è apparso qualche giorno fa sotto a un mio video di YouTube.

Sono tante le persone che durante i ventisei anni di lavoro nella naturopatia ho sentito lamentarsi per il dolore alla testa – continuo o intermittente, diffuso in tutto il capo o circoscritto a una specifica area –, per ipersensibilità a luci e suoni, nausea, vomito, lacrimazione più o meno diffusa.

Emicrania, cefalea, mal di testa possono presentarsi con moderazione o in modo severo e durare per qualche ora oppure per giorni interi. Anche per tali disturbi le ricerche scientifiche hanno evidenziato una connessione con l’intestino; chi soffre di mal di testa spesso soffre anche di problemi intestinali di vario tipo: stitichezza, colite, meteorismo, diarrea o colon irritabile.

Se soffri di questo problema forse ti sei accorto che la sintomatologia peggiora quando il tuo intestino ha problemi. Inoltre gli studi mostrano un’evidente correlazione con un microbiota alterato, cioè carico di microrganismi patogeni.

Si è notato per esempio che le tossine batteriche (lipopolisaccaridi) prodotte dai batteri patogeni vengono rilasciate nel circolo sanguigno e vanno ad agire sul sistema trigemino-vascolare della testa, coinvolto nella trasmissione degli impulsi dolorifici, provocando attacchi di emicrania: una funzionalità intestinale adeguata migliora anche la frequenza e la severità degli attacchi.

Per questi motivi la disintossicazione intestinale, con tutti i suoi benefici, è un aspetto fondamentale se si soffre di questi disturbi.

Dolore di vario tipo, spasmi muscolari

La disintossicazione intestinale è un buon modo per lenire il dolore grazie alla sua capacità di diluire le tossine che circolano nell’organismo. Per quanto riguarda le forme dolorose delle diverse patologie te ne ho parlato trattando le stesse.

Invecchiamento, pelle stanca e segnata

La disintossicazione, soprattutto quella intestinale, libera l’organismo dalle scorie e quindi contribuisce al suo ringiovanimento stimolando la rigenerazione cellulare: la pelle diventa più luminosa, gli occhi più brillanti, il corpo si sgonfia e riequilibra il suo peso, il ventre torna piatto e si avverte più energia.

Eliminare le scorie in eccesso è il miglior modo per combattere i radicali liberi, pericolose sostanze ad azione ossidante; essendo molecole di rifiuto, quando sono prodotte in eccesso possono danneggiare il DNA, l’acido nucleico presente nelle cellule che trasmette i caratteri ereditari, e provocare un invecchiamento precoce, per esempio della pelle, che forma rughe e segni dell’età più facilmente, o del corpo, che diventa più flaccido.

In realtà, è normale che i meccanismi di ossidazione del nostro organismo producano una certa dose di radicali liberi, ma il problema si complica quando si aggiungono altri fattori non previsti come l’inquinamento, lo stress e le abitudini di vita non corrette: anche questi sono fonte di radicali liberi e la somma diventa eccessiva da gestire.

Praticare regolarmente la disintossicazione intestinale è quindi un ottimo modo per contrastare l’ossidazione dell’organismo e mantenerlo vitale, godendo di un corpo giovane e di una pelle turgida e luminosa.

Ricerche recenti hanno anche evidenziato il ruolo del microbiota nella prevenzione dall’invecchiamento, in particolare dei suoi batteri buoni quali i bifidobatteri grazie al loro ruolo di difesa, di stimolazione del sistema immunitario e di produzione di sostanze protettive per l’organismo.

La disintossicazione intestinale, se applicata con regolarità, può diventare un vero e proprio trattamento di bellezza.

Al riguardo riporto qui un messaggio che mi è arrivato: «Sai che da quando ho iniziato il percorso di disintossicazione intestinale la mia pelle è più levigata e luminosa? Anche gli occhi sono più limpidi. E il corpo più sgonfio. Simona, non mi avevi parlato di questi piacevoli “effetti collaterali”!». Queste parole, accompagnate da una emoji con un grande sorriso, provengono da una mia cara amica.

La pulizia intestinale infatti evidenzia i suoi benefici prima di tutto sulla cute, che appare più morbida, fresca, meglio nutrita e quindi più tonica, meno secca o grassa.

Come naturopata sostengo sempre che il vero trattamento della pelle più che nelle creme che applichi esternamente sta nello stato interno del tuo organismo: se è depurato e nutrito nel modo giusto, la cute migliora incredibilmente. Il vero trattamento di bellezza viene da dentro e si riflette fuori!

Prevenzione dei tumori intestinali

Un eccessivo e prolungato contatto della parete intestinale con le sostanze tossiche può portare allo sviluppo di processi cancerogeni.

Molti studi scientifici sostengono che gli stati precancerosi o cancerosi derivino da cattive condizioni dell’intestino, provocate dall’accumulo di scorie: se le feci permangono a lungo nel colon portano all’instaurarsi di processi putrefattivi e producono tossine pericolose per la salute.

L’American Cancer Society ha evidenziato che il cancro all’intestino può essere causato da sostanze chimiche quali pesticidi utilizzati per la coltivazione, antibiotici e ormoni somministrati agli animali e altri agenti cancerogeni presenti nell’acqua, nell’aria o nei farmaci.

Il pericolo maggiore, tuttavia, non è il loro passaggio, ma il loro stazionamento. Una periodica disintossicazione intestinale quindi è fondamentale per ridurre il tempo di esposizione dell’apparato gastrointestinale alle sostanze potenzialmente cancerogene con cui purtroppo veniamo in contatto ogni giorno, ed evitare così che gli inquinanti vengano spinti più in profondità, fino agli organi e alle cellule del corpo.

Anche un microbiota sano è rilevante: molte tossine introdotte con il cibo o prodotte dal nostro stesso organismo vengono inattivate grazie all’azione dei batteri benefici come i Bifidobacterium e i Lactobacillus. I batteri eubiotici, cioè quelli buoni, inibiscono gli enzimi che convertono i precancerogeni in cancerogeni e contrastano il rilascio di sostanze dannose per l’organismo.

Inquinamento

Durante i miei corsi in aula o in Biotipi Club ricevo frequentemente domande che riguardano la paura dell’inquinamento: se mangio pesce incorro nei metalli pesanti? Portando carne in tavola rischio di assumere troppi ormoni? Consumare tanta frutta e verdura mi porta a ingerire tanti pesticidi? E se bevo l’acqua quali rischi corro con i nitrati?

Sono solo alcuni esempi di una lunga lista e sono dubbi ragionevoli, perché la realtà è che viviamo in un mondo inquinato. Anche se siamo attenti all’alimentazione e conduciamo uno stile di vita sano, la lista delle sostanze con cui il nostro corpo deve confrontarsi ogni giorno è davvero lunga: conservanti, additivi, tracce di pesticidi, fosfati, fumo, smog atmosferico.

Basta pensare alla quantità di prodotti chimici che vengono utilizzati per coltivare frutta, verdura e cereali, oppure ai mangimi e ai farmaci con cui vengono allevati gli animali. Anche se consumiamo cibo biologico non evitiamo comunque gli inquinanti presenti nell’aria o nella pioggia che fa crescere i vegetali: gli esperti di ecologia clinica sostengono infatti che ogni anno ciascuno di noi ingerisce dai due ai tre chili di sostanze tossiche. E il quantitativo è in continuo aumento.

Allora, cosa possiamo fare?

Nonostante la cura che possiamo mettere nell’alimentazione e nello stile di vita, è fondamentale depurare regolarmente l’organismo per eliminare la tossiemia, prima di tutto quella intestinale; è proprio nell’apparato gastrointestinale, autostrada di collegamento tra l’esterno e l’interno, che transitano grandi quantitativi di scorie.

Inoltre, quando il microbiota è sano esercita un vero potere antitossico che può essere paragonato a quello del fegato, uno degli organi fondamentali nella disintossicazione.

Va anche evidenziato che un corpo depurato è molto più forte e in grado di contrastare eventuali sostanze dannose con cui viene a contatto. Come ho già spiegato, infatti, il pericolo maggiore risiede nello stazionamento delle sostanze inquinanti nell’organismo. Se l’intestino funziona bene ed è privo di accumuli di scorie, sia di macrotossine sia di microtossine, si evita il pericolo che gli inquinanti vengano spinti più in profondità, alle cellule del corpo.

Per questo la disintossicazione, che lavora profondamente nel nostro organismo, può agire in tante direzioni, migliorando lo stato di salute generale.

Tutte le malattie cominciano nell’intestino, soprattutto nel colon. Come depurarti per guarire?

Cosa hai imparato in questo articolo

Arrivato fin qui hai scoperto che le malattie hanno tutte una causa importante: la tossiemia intestinale. Qualsiasi intervento naturopatico, se effettuato da un terapeuta competente, prevede come prima fase la disintossicazione intestinale, il cardine di qualsiasi terapia naturale. Solo successivamente si procede con eventuali altri interventi di supporto, nel caso fossero necessari.

Non ha senso assumere integratori o rimedi naturali per un disturbo se in partenza l’intestino è pieno di scorie: è una lotta faticosa, dispendiosa e anche dolorosa, perché il disturbo passa lentamente o non passa affatto e si continua a soffrire. Se non si focalizza il primo intervento sulla disintossicazione intestinale, l’uso dei farmaci diventa sempre più necessario.

Al contrario con le tecniche di depurazione intestinale in breve tempo si ottengono risultati straordinari. È un concetto semplice: liberandoci dalle scorie, creiamo per i nostri organi e per le nostre cellule un ambiente più sano in cui riescono a lavorare meglio. Il corpo, una volta liberato dai sovraccarichi, vira automaticamente verso la salute.

Ecco perché la disintossicazione intestinale può essere definita un «trattamento di pulizia dei tessuti»: il beneficio non riguarda solo l’intestino, ma coinvolge anche gli altri organi di eliminazione e si estende a ogni tessuto e cellula del nostro corpo.

Infine hai scoperto che la disintossicazione intestinale è la miglior crema di bellezza e un’ottima tecnica per mantenersi giovani e vitali.

Anche se non hai ancora messo in pratica il mio metodo di disintossicazione intestinale (con il protocollo da me ideato) probabilmente inizi a sentirti già più leggero. Dopo aver scoperto che tantissimi disturbi sono causati dall’intestino intossicato la tua mente è più serena, perché riesci vedere in modo più chiaro il percorso verso il tuo obiettivo.

Non dovrai più andare a tastoni alla ricerca di rimedi strani, diete improbabili, o venire sballottato da una visita specialistica all’altra come una pallina in un flipper. La strada verso la guarigione è diventata più breve, lineare.

Il primo e fondamentale passo da compiere, la disintossicazione intestinale, è davanti a te, e tu lo vedi chiaro e nitido.

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Le informazioni che hai trovato qui provengono dal mio metodo di guarigione naturale “Disintossicazione Intestinale secondo il tuo Biotipo Oberhammer”.

È un metodo che si basa su una regola molto chiara che pochissimi conoscono:

Tutte le malattie cominciano nell’intestino, soprattutto nel colon. Se questo organo è troppo carico di scorie – purtroppo nella maggior parte delle persone lo è anche se non lo sanno – è davvero difficile guarire non solo i disturbi intestinali, ma anche tante altre patologie.

Un intestino carico di scorie, come abbiamo visto, è una causa importante di problematiche quali stitichezza, meteorismo, colite, emorroidi ma anche di malattie come candidosi, cistite, prostatite, alitosi, sinusite, problemi ginecologici e respiratori, debolezza del sistema immunitario, influenza, disturbi della pelle e anche invecchiamento.

La disintossicazione intestinale in tutti questi casi è una vera e propria scorciatoia verso la risoluzione dei tuoi disturbi.

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Per te che hai letto l’articolo

Spero che l’articolo che ho scritto ti abbia dato informazioni utili.

Ricorda che se ti sono rimasti dubbi o domande molto probabilmente ho già risposto nei video gratuiti che ti aspettano.

Mi farebbe molto piacere ricevere un tuo commento che puoi lasciare sotto a questo articolo. Mi aiuta nel proseguire il mio lavoro di diffusione per combattere la malattia e raggiungere il benessere in modo naturale.

Ti ringrazio inoltre se vorrai condividere questo articolo sui social e alle persone a te care.

Un affettuoso augurio di salute e benessere.

Simona Oberhammer

Simona Oberhammer autrice Ginnastica Intima metodo Gymintima

Simona Oberhammer

Simona Oberhammer, la naturopata più famosa d’Italia, ha condotto i suoi studi e le sue ricerche internazionalmente e soprattutto negli Stati Uniti, in Germania e in Inghilterra, paesi dove la naturopatia è una scienza riconosciuta. Si è specializzata in nutrizione, bioterapie e idrocolonterapia negli USA. Dal suo percorso internazionale è nato il Sistema Naturopatia Oberhammer e i relativi metodi: Biotipi Oberhammer®, Disintossicazione Intestinale metodo Oberhammer®, Ginnastica Intima metodo Gymintima®. Oltre alla naturopatia, Simona Oberhammer si dedica alle donne con il programma della Via Femminile per la realizzazione professionale e personale. È autrice di diversi libri editi da MONDADORI sul benessere diventati bestseller e tradotti in varie lingue ed è nota sul web grazie alle migliaia di persone che la seguono nei suoi video su YouTube, sui social network e sui suoi siti, dove le scrivono centinaia di commenti ogni giorno. Grazie al Biotipi Club mantiene una relazione online con gli appassionati del suo metodo.