Per avere risultati veloci ed efficaci il primo passo che devi fare è quello di disintossicare il tuo corpo dalle scorie che lo appesantiscono però, come ti spiegherò in questo articolo, in modo personalizzato.
Come naturopata e autrice del libro Guarigione naturale secondo il tuo biotipo Oberhammer edito da Mondadori è quello che consiglio a chi si rivolge a me e desidera ottenere risultati veri e duraturi per combattere i disturbi. So per certo che la depurazione funziona perché mi sono formata internazionalmente nei migliori istituti che utilizzano le tecniche di depurazione dell’organismo. In questo articolo ti spiego perché la disintossicazione è così efficace e perché “Se non ti pulisci non guarisci”.
Quando disintossichi il tuo organismo con un programma personalizzato sperimenti subito un senso di leggerezza, vitalità, energia e i disturbi si riducono di intensità fino a migliorare completamente.
Adesso però, se vuoi davvero ottenere risultati, devo farti una domanda. Continua a leggere: andiamo da te in cucina.
Smetteresti di portar via la spazzatura?
Hai appena finito di mangiare e ti alzi, è ora di riordinare. Sparecchi la tavola, getti gli avanzi nel bidone, metti i piatti nella lavastoviglie, lavi i tegami, pulisci la superficie del tavolo, magari spazzi anche il pavimento o passi lo straccio, e infine apri le finestre per cambiare l’aria.
Hai fatto tutto? O manca ancora qualcosa?
Pensaci un momento.
Ora ti è venuto in mente cosa ti sei dimenticato?
Non hai svuotato il bidone dell’immondizia. Forse prima discuti con il tuo partner o con i tuoi figli se tocca all’uno o all’altro uscire di casa, magari con il freddo, per portare via la spazzatura, però alla fine viene gettata nel cassonetto.
Bene, adesso immagina che le cose vadano in modo un po’ diverso.
Hai terminato di riordinare, ma anziché chiudere il sacchetto dell’immondizia e poi portarlo fuori lo metti da parte, in un angolo della tua cucina. Il giorno dopo si ripete la stessa scena: mangi, rassetti, pulisci e invece di portare fuori l’immondizia la lasci di nuovo in un angolo. E la stessa scena si ripete per giorni e giorni.
È facile immaginare quello che succede: anche se pulisci scrupolosamente a lungo la tua cucina, anche se tieni le finestre aperte per cambiare l’aria, i sacchetti dell’immondizia che si accumulano – prima negli angoli e poi accatastati ovunque – riempiono la stanza e si ammassano l’uno sull’altro.
Ma non è finita qui. Se all’inizio le scorie rimanevano chiuse nei sacchetti, con il processo di fermentazione e putrefazione fuoriescono ed esalano cattivi odori, sempre più asfissianti.
Bene, penso che tu ti stia chiedendo: che senso ha? Solo un pazzo pulisce attentamente la sua cucina e poi non svuota il bidone dell’immondizia. Anzi, peggio, lascia sacchetti accatastati uno sull’altro nella sua casa.
Non ti ho fatto immaginare questa scena a caso, e ti spiego subito perché: è quello che succede dentro di te se l’organismo non viene regolarmente disintossicato.
Ogni giorno le persone si preoccupano di pulire il loro corpo esternamente – fanno la doccia, si lavano i denti e i capelli –, eppure non si preoccupano di pulirlo internamente e lasciano accumulare scorie su scorie. Proprio come i sacchetti dell’immondizia in cucina, che non vengono mai portati via.
Ogni giorno il tuo corpo ne è invaso
Adesso potresti giustamente fare una domanda: ma quali sacchetti dell’immondizia dovrei accumulare nel mio corpo?
Ecco la risposta.
Se stai leggendo questo articolo molto probabilmente sei seduto da qualche parte, ma il tuo organismo non è a riposo. Sta svolgendo un duro lavoro, e ha sempre tra le mani lunghe liste di cose da fare: se vuole mantenersi in vita deve evaderne il più possibile.
Un esempio? È necessario che sostituisca costantemente le cellule vecchie con quelle nuove, e non sono poche, da trecento a ottocento miliardi ogni giorno. Le vecchie cellule, una volta sostituite, non possono stazionare nel corpo perché sono materiale di scarto tossico. Proprio come i sacchetti di immondizia che regolarmente portiamo via dalla cucina, il corpo deve liberarsi delle scorie attraverso gli organi di eliminazione, detti anche organi emuntori: intestino, reni, pelle, polmoni e fegato. Rappresentano le braccia e le gambe che sollevano i sacchetti dell’immondizia per uscire e gettarli nel cassonetto. E fin qui tutto bene. Ma come ti ho anticipato, l’organismo ha lunghe liste di cose da evadere: non si deve occupare solo di eliminare le cellule morte. C’è ben altro.
Ogni volta che camminiamo, respiriamo, mangiamo, digeriamo o semplicemente ci rilassiamo sul divano produciamo delle scorie, dette residui metabolici. Sono le sostanze di scarto derivate dalla normale attività delle cellule, e anche queste devono essere eliminate.
La lista però non è finita: vanno aggiunte le scorie che noi stessi introduciamo nell’organismo, per esempio seguendo un’alimentazione non troppo sana; ci capita di mangiare le patatine fritte, un dolce al cioccolato, una merendina, bere un aperitivo; oppure attraverso i pesticidi usati nell’agricoltura, o i conservanti e gli additivi che nostro malgrado ingeriamo; o ancora quando camminiamo per strada e inaliamo i metalli pesanti dello smog.
Le scorie sono molte e di tanti tipi diversi. Ogni giorno si formano tanti sacchetti dell’immondizia da portare fuori, ma se l’organismo funziona perfettamente, se il nostro stile di vita è buono, se non soffriamo di particolari malattie, se non siamo stressati, tutto procede al meglio: vengono prodotte tante tossine e altrettante ne vengono eliminate, con un bilancio in pari. Tuttavia, persino se il corpo ce la mette tutta, se le condizioni non sono ottimali iniziano ad accumularsi sacchetti dell’immondizia. Uno sopra l’altro. Questa condizione ha un nome, si chiama tossiemia, e adesso ti spiego cos’è e come evitarla.
Scopri il tuo livello di tossiemia con questo breve test
Il termine tossiemia è usato in naturopatia per indicare un eccesso di scorie nel corpo, ed è indice di malessere.
Ci sono dei segni, dei campanelli di allarme che segnalano un processo di tossiemia, e te li faccio scoprire attraverso le frasi tipiche che sento pronunciare dalle numerose persone che ascolto.
Prima di leggerle, però, è necessario fare un’indagine sulla tua situazione personale. Quindi fermati un momento, prendi carta e penna e segna le frasi che ti capita di dire con una certa frequenza (cioè una o due volte a settimana, o più).
Ti capita di dire queste frasi?
- Mi sento gonfio.
- La digestione è lenta, il cibo mi rimane a lungo sullo stomaco.
- Mi sveglio intontito. Anche se ho dormito a lungo non sono riposato.
- Ho l’alito pesante.
- L’odore del mio sudore è sgradevole.
- La mia pelle è spenta, opaca.
- I miei occhi non sono luminosi.
- Le mie evacuazioni sono maleodoranti.
- Le mie urine sono torbide.
- Mi sento appesantito.
- Ho poche energie.
- Il mio corpo produce muco, dal naso, dai bronchi o nelle evacuazioni.
- Avverto un sapore strano in bocca.
- Faccio fatica a concentrarmi.
- Ho sempre fame, anche se ho mangiato da poco.
- Non mi va di mangiare niente, il cibo mi è indigesto.
- Ho un’incontenibile voglia di dolci.
- Soffro di reflusso ed eruttazioni dopo i pasti.
- La mia energia è fluttuante. Sto bene e poi all’improvviso mi sento a terra.
- La mia pelle ha un colore strano.
- Ho la bocca impastata, specie al mattino.
- Ho spesso la testa pesante.
- Ho le borse sotto agli occhi.
- Sento una patina sulla lingua.
- Quando mi sveglio ho gli occhi gonfi.
- I miei capelli sono opachi e spenti.
- Il mio cuoio cappelluto ha cattivo odore.
- Il mio corpo trattiene i liquidi e lo sento congestionato.
- Soffro di cattivi odori a livello genitale.
- La mia pelle ha molte imperfezioni e al tatto non è liscia.
Hai appena letto le frasi tipiche della tossiemia, cioè dell’accumulo di scorie nel corpo. Hai segnato le frasi che ti capita di ripetere con frequenza?
Allora: se non hai sottolineato nessuna frase tutto bene; se invece hai sottolineato anche solo una o due delle frasi sopra, significa che c’è in atto un processo di tossiemia.
Prima inizi a ripulire il tuo corpo e meglio è. Non aspettare!
Se i sacchetti dell’immondizia continuano ad accumularsi, poi si innesca la fase successiva: dal malessere si passa alla patologia vera e propria.
Cosa succede al corpo mentre accumula tossine a tua insaputa
Gli eccessi di tossine nel corpo, quando non eliminati, causano non solo malessere, perdita di vitalità e cattivi odori, ma anche malattie vere e proprie.
Questa affermazione la puoi verificare facilmente, non devi credermi sulla parola. Come? Iniziando a disintossicare il tuo corpo molti sintomi scompaiono: se in casa non hai più sacchetti dell’immondizia accumulati l’ambiente torna pulito, l’aria è di nuovo fresca, senza malsani odori sgradevoli.
Quando invece i sacchetti di immondizia continuano ad accumularsi, dal malessere si passa alla patologia vera e propria.
Possono manifestarsi:
- i problemi dermatologici (come la pelle che si infiamma, che prude, che imbarazza con l’acne),
- la ritenzione idrica (che gonfia le gambe o le segna con varici),
- le infiammazioni ginecologiche (che costringono ai salvaslip, tormentano con i bruciori, limitano i rapporti sessuali),
- il mal di testa (che rende pesanti anche le giornate più belle),
- i disturbi digestivi (che fanno bruciare lo stomaco, o arrivare a sera con il cibo ancora non digerito),
- i problemi intestinali (con il peso della stitichezza, la pressione della pancia gonfia, le fitte della colite),
- i dolori articolari (che limitano nei movimenti e fanno sentire anziani),
- la debolezza del sistema immunitario (che fa passare da un raffreddore all’altro)
- anche i problemi estetici, come la pelle spenta o che si segna prematuramente con le rughe la cellulite, hanno un diretto collegamento con l’eccesso di tossine.
La tossiemia, dunque, causa notevoli problemi, purtroppo spesso in modo silenzioso e invisibile. Se smetti di portare via i sacchetti dell’immondizia dalla cucina, infatti, te ne accorgi subito; ma se i processi di depurazione non avvengono come dovrebbero ci vogliono mesi, o addirittura anni, prima che i segnali risultino evidenti.
I danni provocati dalle scorie tossiche vengono a galla lentamente, e minano la salute a tua insaputa.
In conclusione, prima inizi a disintossicare il tuo organismo e meglio è.
Non buttare via tempo prezioso, comincia adesso! I benefici li avvertirai da subito. Però, se vuoi ottenere veri risultati, devi seguire la disintossicazione in modo corretto, in base al tuo biotipo Oberhammer.
Per ottenere veri risultati devi disintossicarti in modo personalizzato
Ti ho appena parlato dell’importanza di depurare il tuo corpo ma adesso ti devo dire una cosa importante: i programmi detox sono poco efficaci.
«Ma come? E allora come faccio?» forse questo è quello che adesso potresti pensare.
Tra poco ti do la soluzione e si basa su un concetto fondamentale: i normali programmi detox che trovi in giro non sono efficaci perché non sono personalizzati, cioè studiati secondo il proprio biotipo, cioè la tua tipologia corporea e psichica.
Perché scoprire il tuo biotipo Oberhammer è di vitale importanza per ottenere risultati
Prima di tutto ti dico cosa è il biotipo: è l’impronta con la quale nasciamo, la tipologia corporea e psichica che delinea le tendenze innate che caratterizzano il nostro organismo. Non riguarda solo l’aspetto fisico (magro, grasso, alto, basso eccetera), ma è anche alla base:
- del comportamento alimentare;
- del rapporto con il cibo;
- delle capacità di digestione e assimilazione;
- del tipo di reazione allo stress;
- del modo che ciascuno ha di rispondere a trattamenti di guarigione o a programmi dimagranti;
- della diversa produzione di tossine e di scorie che intasano il corpo e rallentano la guarigione.
Tra le persone esistono quindi molte differenze, non solo per quanto riguarda la struttura corporea, mentale, metabolica ma anche riguardo al modo di accumulare tossine.
Quindi se vuoi veri risultati la depurazione deve avvenire secondo il tuo biotipo.
Ogni giorno centinaia di persone si rivolgono a me dopo aver praticato programmi naturali generici e quello che noto è che la depurazione praticata senza criterio può essere inefficace o, peggio, causare danni.
Hai bisogno di conoscere un programma depurativo studiato per il tuo biotipo Oberhammer, per ottenere i risultati che desideri.
Proprio su questi principi sono iniziate le mie ricerche per individuare i collegamenti tra ogni biotipo Oberhammer e le sue tossine dominanti: sebbene tutti possiamo essere soggetti a ogni genere di scoria, alcune ci colpiscono più di altre, e determinano sintomi, malesseri e disturbi diversi.
I biotipi del mio metodo sono 4 e sono definiti:
- biotipo aria (o biotipo cortisolico)
- biotipo acqua (o biotipo vasopressinico)
- biotipo terra (o biotipo somatotropinico)
- biotipo fuoco (o biotipo adrenalinico)
Qui puoi fare il test del biotipo Oberhammer per scoprire qual è il tuo
Ecco come ciascun biotipo Oberhammer accumula le tossine e poi la malattia.
Le tossine del biotipo aria sono gassose e irritano


Causate soprattutto da un eccesso di gas nel corpo, le tossine del biotipo aria sono irritanti.
Costituiti per il 99% da azoto, ossigeno, anidride carbonica, idrogeno e metano, i gas presenti a livello intestinale hanno spesso anche un cattivo odore. In generale, se nei gas addominali la componente principale è l’azoto si tratta di aerofagia, con espulsione per via orale.
Se invece la componente principale è l’idrogeno o l’anidride carbonica si tratta presumibilmente di malassorbimento di carboidrati, con conseguente iperfermentazione batterica.
Uno dei processi che libera maggiormente gas avviene nel colon, dove i batteri fermentano gli ultimi residui di cibo non digerito dallo stomaco o non assorbito dall’intestino tenue: maggiore è il quantitativo di cibo mal digerito o mal assorbito e maggiore è la produzione di gas. Se mangiamo alimenti non adatti al nostro biotipo, la produzione di queste tossine aumenta notevolmente.
Certe tipologie, per esempio, tollerano molto male i legumi, più precisamente gli oligosaccaridi in essi contenuti, cioè quei carboidrati resistenti alla digestione: essi passano attraverso l’intestino superiore quasi inalterati e, quando raggiungono l’intestino inferiore, vengono assaliti dai batteri, che se ne cibano e sviluppano fermentazione creando così scorie inquinanti.
Ma c’è di più. La fermentazione intestinale, oltre all’anidride carbonica, produce in larga misura alcuni alcoli, tra cui l’alcol etilico. Molti non sanno che la fermentazione nel corpo non si differenzia tanto dall’assunzione di alcolici, con tutte le conseguenze del caso.
I gas addominali, oltre a causare intossicazione attraverso le sostanze che determinano il caratteristico cattivo odore, purtroppo non vengono solo eliminati, ma anche riassorbiti dall’organismo: premono infatti sulla mucosa intestinale e passano al circolo sanguigno, specialmente il metano e l’idrogeno.
Ciò succede in particolar modo quando la mucosa intestinale non è sana e diventa porosa, per esempio in caso di infiammazione cronica o stress prolungato, o per l’assunzione abituale di farmaci, come gli antibiotici. Ma soprattutto quando l’alimentazione non è adatta al proprio biotipo.
In questi casi si arriva a uno stato di alterazione in cui la mucosa non è più in grado di agire come barriera e lascia passare al resto del corpo le tossine, gas compresi.
Le tossine del biotipo aria si evidenziano con disturbi quali gonfiori addominali, ma anche secchezza della pelle e delle mucose, digestione irregolare, sindrome del colon irritabile, eczema secco, ragadi cutanee, capelli troppo secchi e sfibrati, unghie rovinate, raucedine, tosse secca, artrite accompagnata da rigidità e freddezza, muscoli rigidi, reumatismi, palpitazioni, dolori quali quelli mestruali, occhi secchi, bocca asciutta, stanchezza, immunodepressione, rughe e problematiche nervose quali ansia, insonnia, nervosismo, stress, difficoltà a concentrarsi.
Ma non finisce qui. L’eccesso di tossine gassose nel corpo provoca anche tachicardia, batticuore, dolore al petto, respiro difficile, sudorazioni improvvise, fino ad arrivare a senso di soffocamento.
Ti sembra strano? Dipende dalla sindrome di Roemheld, o sindrome gastrocardiaca, una patologia causata da un cospicuo accumulo di gas addominali: la distensione dello stomaco, oltre a creare gonfiore, provoca disturbi funzionali proprio a livello del cuore, con sintomatologie di tipo cardiologico.
In realtà si tratta di gas addominali, spesso derivati dal cibo in fermentazione nell’organismo.
Le tossine del biotipo acqua gonfiano e sono acquose


Le tossine del biotipo acqua, che sono idrosolubili (si diluiscono nei liquidi) e causano gonfiore, si manifestano spesso con la ritenzione idrica: il volume del liquido interstiziale, cioè quello contenuto negli spazi tra le cellule, aumenta. Il trattenimento di liquidi, o edema, può interessare una zona circoscritta, per esempio la zona perioculare con la comparsa delle borse sotto agli occhi, oppure più spesso le gambe, ma può essere anche una sensazione di gonfiore generalizzato in tutto il corpo.
Spesso è un meccanismo di difesa, cioè un tentativo di diluire sostanze irritanti, come i corpi chetonici, l’acido urico e l’urea, tossine tipiche del biotipo acqua.
Le tossine di questo biotipo si presentano anche sotto forma di «cristalli», solidi eppure idrosolubili, che vengono eliminati dai reni attraverso l’urina e dalle ghiandole sudoripare attraverso il sudore. I cristalli sono duri, graffiano: l’ossalato di calcio, per esempio, è un sale di calcio dell’acido ossalico, un composto che si presenta in cristalli a forma di ago.
Anche l’acido urico presente nel sangue può aumentare e precipitare sotto forma di cristalli, infiltrandosi nelle cellule e impregnando le cartilagini, un tessuto importante per proteggere le articolazioni durante il movimento, rendendole più rigide, dure e infiammate (la gotta è una tipica infiammazione delle articolazioni causata da un eccesso di tale acido).
L’acido urico si accumula inoltre nei reni, prima sotto forma di renella, una sabbiolina formata da piccoli aggregati di cristalli, poi si solidifica in calcoli: quando gli acidi urici sono troppi, infatti, i reni non li filtrano più e non riescono a espellerli attraverso le urine.
Numerosi eczemi sono provocati da un eccesso di acidi che provengono dagli alimenti, eliminati poi attraverso il sudore. Conseguenze tipiche dei cristalli sono le articolazioni che scricchiolano, i calcoli nella vescica che la graffiano, la sabbietta che vela gli occhi la mattina.
Altri disturbi frequenti causati dalle tossine acquose, oltre alla ritenzione idrica, sono la difficoltà a urinare e l’urina scarsa, l’eczema essudativo, i capillari fragili, l’artrite accompagnata da gonfiore, l’edema, le articolazioni gonfie, la zona perioculare gonfia, i disturbi della circolazione venosa, la cellulite, le varici, la formazione di cisti liquide (per esempio alle ovaie).
La ritenzione idrica fa ingrassare perché ha effetti negativi sul tessuto adiposo, cioè sulle cellule di grasso; queste, in condizioni normali, hanno la capacità di eliminare le sostanze di scarto, ricevere ossigeno e cedere i grassi per bruciarli e trasformarli in energia. Ma se sono presenti tossine liquide il processo viene ostacolato: acqua e scorie si accumulano, le cellule adipose si gonfiano, si ingrossano e tendono a trattenere il grasso, che diventa difficile da smaltire.
Per il biotipo acqua, quindi, pensare di dimagrire senza depurarsi dalle tossine liquide è davvero uno sforzo inutile. Se vuole ottenere risultati in modo facile deve prima disintossicarsi dalle sue tossine dominanti.
Le tossine del biotipo terra sono solide e congestionano


Le tossine del biotipo terra tendono a solidificarsi e a causare congestione.
Sono principalmente quelle tossine che non si diluiscono in acqua, in genere liposolubili, come i depositi di colesterolo o di trigliceridi. Emergono anche come lipomi, noduli formati da tessuto adiposo, oppure come fibromi, composti da fibre di tessuto connettivo (i più frequenti si sviluppano nell’utero, ma possono formarsi in altre parti del corpo); o ancora, come cisti del tipo semisolido, per esempio quelle sebacee, o con il muco e il catarro, che sono definiti «mucine».
Quest’ultimo tipo di tossine, le mucine, sono molto frequenti: fuoriescono dal naso, con il raffreddore, o dai bronchi. Il muco però si trova anche nelle feci, e le tossine sotto forma di mucine possono fuoriuscire dalla vagina come perdite biancastre. Il muco spesso protegge le delicate mucose interne dagli agenti irritanti e ha sempre una caratteristica: è un ottimo terreno per i batteri, che possono vivere e moltiplicarsi.
Inoltre può essere presente a livello intestinale, e anzi un certo quantitativo di muco nel colon è normale, perché funge da barriera protettiva. Generalmente è trasparente, ma diventa patologico quando è in eccesso, oppure è troppo vischioso, biancastro o peggio giallastro, ben visibile certe volte nelle evacuazioni con filamenti. Questo muco tende a solidificarsi, ricopre le delicate mucose interne dell’intestino tenue e peggiora l’assimilazione degli alimenti.
Nel colon invece si trasforma in un terreno adatto alla proliferazione di batteri patogeni, che ostacolano la flora batterica positiva. Se mancano i cosiddetti batteri simbionti, amici dell’intestino, aumentano non solo le malattie intestinali, ma anche le patologie causate da funghi (come la candidosi).
Una manifestazione caratteristica delle tossine del biotipo terra è la placca tipica dell’aterosclerosi: formata da un insieme di grassi, colesterolo, calcio, tessuto fibroso e altre sostanze, nel tempo solidifica e si indurisce, incrostando le arterie e restringendole; a causa di questi detriti si riduce il flusso di sangue ossigenato e nutritivo che arriva agli organi. Se un frammento di questi depositi di scorie si stacca dalle arterie diventa una mina vagante, con il pericolo di embolie.
Disturbi tipici causati dalle tossine del biotipo terra sono: senso di compressione al corpo, pesantezza allo stomaco, formazioni di cisti solide, fibromi, lipomi, catarro bronchiale e delle vie respiratorie in generale, sinusite, tosse con molto muco, perdite vaginali dense e biancastre, ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, muco intestinale, ipertrofia prostatica, occhi con muco, sonnolenza, risveglio difficile, apatia.
Le tossine del biotipo fuoco infiammano


Il biotipo fuoco è colpito principalmente dalle tossine che provengono dall’infiammazione, e che dipende in realtà dalla forte reattività che il biotipo fuoco ha nei confronti delle tossine.
Questa tipologia, infatti, non accumula molte tossine perché tende a bruciarle, ma viene infiammato a causa di questa stessa reazione: per eliminare le tossine produce infiammazione attraverso i cosiddetti «mediatori dell’infiammazione», per esempio prostaglandine, leucotrieni, citochine. Sono centinaia, e il loro ruolo consiste nell’attivare e nel diffondere le reazioni infiammatorie di difesa, ma anche nel controllare queste reazioni, per frenarle e interromperle quando hanno raggiunto il loro scopo.
Una reazione infiammatoria, insomma, è come una battaglia che produce numerosi rifiuti che devono essere tassativamente eliminati.
Si tratta principalmente di cadaveri dei microbi uccisi, di cellule distrutte dall’aggressore e di globuli bianchi (fra cui linfociti T e B e granulociti acidofili, basofili e neutrofili) morti in combattimento. Ci sono poi i veleni emessi dai globuli bianchi impegnati nella difesa immunitaria, o quelli prodotti dai microbi durante la battaglia; un esempio di questi rifiuti è il pus, che fuoriesce da un foruncolo, un ascesso o una piaga.
Le tossine del biotipo fuoco sono tipiche di disturbi quali gastrite, acidità gastrica, reflusso gastroesofageo, dermatiti, couperose, eritema, eruzioni cutanee, orticaria, pelle ipersensibile, tosse stizzosa con muco giallo, attacco di artrite infiammatoria, occhi infiammati, afte, alitosi, gengivite, disturbi alla cistifellea e al fegato.
Anche le vampate della menopausa peggiorano con la presenza di queste tossine. Un tipico segno è la sensazione di calore e l’arrossamento, caratteristici del biotipo fuoco.
La disintossicazione è efficace se mirata per il tuo biotipo Oberhammer
Come hai potuto scoprire ogni biotipo Oberhammer è soggetto a scorie diverse: solo conoscendo la tipologia delle tue tossine dominanti puoi ottenere un processo di depurazione davvero efficace e veloce. E, soprattutto, senza controindicazioni.
Hai presente quando vuoi lavare via una macchia da un capo delicato? Magari da uno di quei vestiti a cui tieni particolarmente, perché ti sta molto bene? Prima di tutto valuti cosa ha macchiato il tessuto (per esempio sugo di pomodoro, frutta, olio, terra o altro), poi scegli i prodotti più adatti, o gli accorgimenti migliori, per eliminare la macchia. Lo stesso accade con le tossine. Parlare di depurazione in modo generico è un grande sbaglio; sebbene sia proposta con queste modalità dalla maggior parte degli articoli, dei video sul web, dei libri, quando ti depuri in modo generico è come se lavassi il tuo capo prezioso buttandolo semplicemente in acqua calda, senza considerare di quale accorgimento ha bisogno. Con il rischio di rovinarlo.
Quindi, se ogni Biotipo Oberhammer ha le sue tossine, dovrà ricevere anche il suo personale programma depurativo.
Sono stata chiara? Non un programma qualunque, ma il suo programma personale.
Se il biotipo aria è caratterizzato da tossine irritanti e dalla disidratazione non potrà certo ricevere lo stesso programma del biotipo acqua, che al contrario ha come elemento principale le tossine acquose, che trattiene come una spugna.
Il biotipo fuoco, invece, produce poche tossine perché ha un metabolismo veloce e le brucia (è come se corresse di continuo a portare fuori i suoi sacchetti dell’immondizia, quindi non ne accumula), però con questo movimento senza sosta si infiamma e brucia anche se stesso. Il suo programma dunque dovrà essere mirato e non potrà certo assomigliare a quello del biotipo terra, che accumula tutto, trattiene, solidifica e si congestiona.
Ecco un programma in base al tuo biotipo Oberhammer
Il programma di depurazione che io propongo in base al biotipo Oberhammer lo trovi sul mio libro edito da Mondadori Guarigione naturale secondo il tuo biotipo Oberhammer.
Ecco come è formato.
La depurazione secondo il tuo biotipo Oberhammer si basa su una zuppa detergente a base di verdure, con un decotto di semi di lino dorati, che aiuta a sciogliere le scorie, purificare gli organi interni, regolarizzare il peso, acquistare nuova energia e vitalità, migliorare il sonno.
Questa zuppa depurativa, di cui nel libro trovi la ricetta per ciascun biotipo Oberhammer, va consumata alla sera, per tre volte alla settimana, da 2 a 4 ore prima di andare a dormire, seguita da una cena leggera proteica o con cereali, in base alla tua tipologia.
Poi al mattino, al risveglio, va fatta una “doccia interna” per eliminare dal corpo le scorie della notte con una bevanda quotidiana che “lava” l’apparato digerente, idrata l’organismo e dona vitalità ed energia. Si prepara con una tisana specifica per il biotipo Oberhammer a cui va aggiunta acqua e succo di limone. Dopo una decina di minuti si può fare colazione, anche sostanziosa visto che la cena è stata leggera, iniziando sempre con un frutto.
Infine, durante la giornata si deve bere una tisana specifica per il proprio biotipo Oberhammer a base di piante dall’effetto depurativo e riequilibrante, da far preparare al proprio all’erborista.
Se si segue questo protocollo completo per 21 giorni i risultati saranno molto efficaci.
In seguito, come mantenimento, si può usare la disintossicazione almeno due volte alla settimana. Nei giorni in cui non si segue il programma la regola è quella di non mangiare troppo alla sera e fare la doccia interna del mattino.
Disintossicarti secondo il tuo biotipo Oberhammer è fondamentale
In questo articolo hai imparato che la disintossicazione, per essere efficace, deve avvenire secondo il tuo biotipo Oberhammer: in questo modo potrai ottenere i risultati che desideri in modo naturale, con poca fatica e senza controindicazioni.
Fai il test e scopri subito a qual è il tuo biotipo Oberhammer
In naturopatia il termine «tossine» è usato in modo diverso rispetto alla medicina, specialmente quella farmacologica.
In medicina questo termine indica sostanze organiche di varia natura, velenose, in naturopatia invece sostanze di vario genere, non per forza velenose, che si accumulano nel corpo e lo affaticano con scorie che peggiorano la sua salute. L’eliminazione di queste scorie crea i presupposti per una guarigione naturale, facile e duratura.
Perciò, se senti dire che le tossine e la disintossicazione esistono solo nell’ambito dei veleni o delle sostanze stupefacenti, sicuramente chi sta parlando non conosce la naturopatia e i suoi principi, che in molti casi differiscono dalla medicina classica.
Per te che hai letto l’articolo
Spero che l’articolo che ho scritto ti abbia dato delle informazioni utili.
Mi farebbe molto piacere ricevere un tuo commento. Mi aiuta nel proseguire il mio lavoro di diffusione di nuovi modi per stare bene e vivere serenamente.
Ti ringrazio inoltre se vorrai condividere questo articolo sui social.
Un saluto
Simona Oberhammer